Archiviata l’inchiesta su Pm di Caltanissetta e Dna, indagate anche due giornaliste
Il giudice per l’udienza preliminare di Catania, Pietro Currò, ha disposto l’archiviazione del fascicolo per abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’ufficio che vedeva indagati sette magistrati e due giornaliste del quotidiano La Sicilia. Il provvedimento accoglie la richiesta avanzata dalla Procura etnea, che aveva già depositato istanza di archiviazione nel novembre 2022.
Gli indagati erano cinque magistrati della Procura di Caltanissetta — Matteo Campagnaro, Nadia Caruso, Salvatore De Luca, Francesco Delbene e Domenico Gozzo — due applicati della Direzione nazionale antimafia, Gabriele Paci e Pasquale Pacifico, e le croniste Laura Distefano e Laura Mendola. Il fascicolo era nato a Catania per competenza territoriale dopo la denuncia presentata dal collaboratore di giustizia Maurizio Avola, assistito dal suo legale Ugo Colonna.
Al centro dell’inchiesta vi erano le indagini con cui la Procura nissena aveva verificato le dichiarazioni di Avola, sicario della famiglia Santapaola, che si era autoaccusato di avere partecipato alla strage di via D’Amelio, descrivendo anche il coinvolgimento di esponenti storici di Cosa nostra catanese, tra cui Benedetto “Nitto” Santapaola, il nipote Aldo Ercolano e Marcello D’Agata. Secondo la denuncia, i magistrati, ritenendo inattendibili quelle dichiarazioni, avrebbero iscritto Avola e il suo difensore nel registro degli indagati, arrivando anche a chiedere un’autorizzazione per intercettazioni “in assenza dei presupposti di legge”. L’esposto sosteneva inoltre che i Pm avessero ascoltato come testimoni, benché già indagati, i giornalisti Michele Santoro e Guido Ruotolo, autori di un libro basato sulle rivelazioni del pentito.
La Procura di Catania, nel chiedere l’archiviazione, aveva evidenziato come le ipotesi di reato non apparissero sostenibili né sul piano giuridico né su quello fattuale. Inoltre, nel frattempo, il reato di abuso d’ufficio è stato abrogato. Considerazioni che il gup Currò ha condiviso, chiudendo definitivamente il procedimento.