Catania, inchiesta “Mercurio”: la Procura analizza i presunti intrecci tra politica e consensi elettorali

La pm Raffaella Vinciguerra ha aperto la requisitoria davanti al Gup Di Giacomo Barbagallo: tre ore di intervento su intercettazioni e rapporti emersi durante la campagna per le Regionali 2022.

CATANIA – Si è aperta la fase clou dell’inchiesta “Mercurio”, che indaga su presunti accordi elettorali e scambi di favori durante le Regionali del 2022. Nel pomeriggio di ieri, la pm Raffaella Vinciguerra ha illustrato la prima parte della requisitoria davanti al gup Fabio Di Giacomo Barbagallo, ripercorrendo le intercettazioni e gli episodi al centro delle indagini.

Secondo quanto emerso dagli atti, le conversazioni analizzate sarebbero legate alla campagna che vedeva candidato all’Ars Giuseppe Castiglione, in corsa con il Movimento per l’Autonomia. Nelle ricostruzioni della Procura, un ruolo di collegamento con ambienti criminali sarebbe stato svolto dall’ex dipendente dell’Amt Domenico Colombo, anch’egli imputato, considerato dagli inquirenti come possibile mediatore tra la politica e il gruppo dei Santapaola del Castello Ursino. Si tratta, tuttavia, di ipotesi accusatorie che dovranno essere verificate in aula, nel pieno rispetto della presunzione di innocenza.

Nel corso della requisitoria, la magistrata ha richiamato anche le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Rosario Bucolo, ritenute un possibile riscontro investigativo. Dalle stesse analisi emergerebbe anche il nome di Matteo Marchese, candidato alle ultime amministrative di Misterbianco, che avrebbe ricevuto sostegno durante la campagna elettorale. In questo quadro, un presunto ruolo di tramite sarebbe stato attribuito a Giuseppe Coco, ex addetto alle strisce blu, indicato come intermediario fra politica e ambienti mafiosi.

Tra le posizioni esaminate anche quella di Rosario Marletta, imputato per associazione mafiosa ed estorsione. Restano invece escluse da questa fase della requisitoria le ipotesi di presunto voto di scambio al Comune di Ramacca, che riguardano l’ex sindaco Nunzio Vitale e Antonio Di Benedetto: per loro l’udienza è fissata al 4 novembre. Ha scelto il rito abbreviato l’ex consigliere comunale Salvatore Fornaro; i procedimenti andranno avanti in parallelo.

L’inchiesta “Mercurio” entra così nel vivo del dibattimento, in un contesto giudiziario che dovrà ora distinguere le ipotesi di reato dalle responsabilità effettive dei singoli imputati.