Presentata all’Arcivescovado di Catania la quarta edizione del Festival delle Parrocchie – “Giubilo. Comunità in festa” e il progetto Parole di Giubilo, promossi dall’Associazione Atacanì APS e da Missione Chiesa-Mondo, con il sostegno dell’Arcidiocesi di Catania. All’incontro, guidato dal presidente di Atacanì Domenico Luvarà e da don Giuseppe Raciti, ha partecipato anche l’Arcivescovo mons. Luigi Renna, che ha espresso parole di incoraggiamento e vicinanza.

L’edizione di quest’anno è dedicata al Giubileo della Speranza, che diventa il filo conduttore delle iniziative artistiche, musicali e teatrali delle comunità parrocchiali. Tra gli interventi della conferenza, quelli di Giovanni Salamone, regista e coreografo del gruppo teatrale “Milizia dell’Immacolata”, Roberta Arcidiacono della parrocchia San Pio X, Agata Pappalardo dell’Ufficio per la dispersione scolastica, Alfio Pennisi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Carceraria, e fra’ Massimo Corallo, parroco di Santa Maria di Gesù, che ha eseguito il brano “Perché ci sei tu” accompagnato alla chitarra da Epifanio Chiovetta.

Al Festival partecipano numerose parrocchie della diocesi, tra cui Sacro Cuore al Fortino, San Pio X, San Pio da Pietrelcina, Santa Maria dell’Aiuto, Resurrezione del Signore di Librino, San Leone, San Giuseppe in Ognina, San Paolo di Gravina, Maria degli Angeli di Adrano e Santa Maria della Salute. Un percorso corale che unisce diverse realtà in un cammino condiviso di fede e speranza.

Il progetto Parole di Giubilo raccoglie testimonianze, riflessioni e racconti sul tema della speranza, dando vita a un volume che sarà presentato durante la serata conclusiva del Festival. Le duecento copie realizzate saranno distribuite con offerta libera, e l’intero ricavato sarà destinato a sostenere il progetto Senza Catene, promosso dalla Pastorale Carceraria.

«Il Festival delle Parrocchie è diventato un impegno quotidiano – ha dichiarato Domenico Luvarà – un percorso di crescita che ha creato un legame forte tra le comunità, fondato sulla condivisione e sulla bellezza dell’arte come strumento di speranza e dialogo». Sulla stessa linea, don Giuseppe Raciti ha aggiunto: «Il Giubileo è l’occasione per riscoprire la gioia dello stare insieme e il giubilo del cuore che nasce dall’incontro con gli altri. Il Festival è un segno concreto di questa speranza che si fa canto, amicizia e fraternità».

La conferenza stampa ha così inaugurato ufficialmente una nuova edizione all’insegna della partecipazione, della condivisione e della fede vissuta come esperienza comunitaria e testimonianza di speranza.

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