Catania, bene confiscato al clan Cappello diventa parco urbano grazie ai fondi PNRR

Su un terreno appartenuto al clan Cappello, il Comune di Catania ha realizzato un’area verde attrezzata e accessibile, simbolo di legalità e rinascita. L’intervento è stato finanziato con fondi del PNRR per un importo di 177 mila euro.

Un luogo che un tempo rappresentava il degrado e l’illegalità oggi diventa simbolo di riscatto e di comunità. È stato inaugurato nel quartiere San Giorgio di Catania il nuovo spazio pubblico su un terreno confiscato alla mafia, un’area che in passato apparteneva ai vertici del clan Cappello e che per anni era stata abbandonata a sé stessa, trasformata in una discarica abusiva di rifiuti pericolosi tra cui amianto, oli esausti e materiali di risulta.

Grazie a un progetto del Comune di Catania, promosso dalla Direzione Politiche per l’Ambiente ed Ecologia e finanziato con risorse del PNRR, l’area di 1.125 metri quadrati tra via degli Olmi e via del Faggio è stata completamente riqualificata e trasformata in un parco urbano su due livelli, dotato di una zona verde alberata e di un’area giochi inclusiva priva di barriere architettoniche. Il progetto, approvato dalla Giunta Trantino nell’ottobre 2024, ha previsto un investimento complessivo di 177 mila euro interamente coperto da fondi europei. L’intervento ha dotato lo spazio di illuminazione a LED, impianto di irrigazione automatizzato e nuove piantumazioni di essenze mediterranee come oleandri, jacarande, ulivi e viburni. La parte inferiore del parco ospita altalene, scivoli e giochi a molla su pavimentazione antitrauma, mentre la parte superiore offre panchine, zone d’ombra e spazi di sosta per i residenti.

Alla cerimonia di consegna alla cittadinanza erano presenti l’assessora ai Beni confiscati Viviana Lombardo, promotrice dell’iniziativa, il presidente del VI Municipio Francesco Valenti con i consiglieri di circoscrizione, la responsabile della Direzione Ambiente Lara Riguccio e l’esperto del sindaco per i beni confiscati Michele Cristaldi, insieme a numerosi residenti e commercianti del quartiere. “Restituire alla collettività un bene confiscato alla criminalità organizzata e trasformarlo in un luogo di incontro e socialità è un segno concreto di riscatto e di speranza” – ha dichiarato Viviana Lombardo. “Questo spazio, sorto dove prima c’era degrado, rappresenta un simbolo di legalità e partecipazione civica, reso possibile grazie alla sinergia tra Amministrazione comunale, istituzioni, associazioni e cittadini”.

Tra gli interventi aggiuntivi realizzati senza costi ulteriori per l’Amministrazione figurano la recinzione perimetrale e la protezione delle superfici in calcestruzzo, oltre a migliorie tecniche e ambientali per garantire la manutenzione sostenibile dello spazio pubblico. Con questo intervento, la città di Catania compie un nuovo passo nel percorso di valorizzazione dei beni confiscati, restituendo ai cittadini luoghi simbolo della criminalità organizzata trasformati in spazi di socialità, legalità e bellezza condivisa.