Caltagirone, aumentano i casi di violenza di genere e reati predatori
Aumentano i casi di violenza di genere e reati predatori nel territorio di Caltagirone. La Procura registra un’impennata di denunce e indagini, in un contesto reso ancora più difficile dalla carenza di organico. La notizia è riportata oggi dal quotidiano La Sicilia.
Caltagirone. Fenomeni silenziosi ma in forte crescita. La Procura della Repubblica di Caltagirone segnala un incremento tra il 20 e il 30 per cento dei casi di violenza di genere rispetto al 2024, passando da 180 a quasi 300 fascicoli aperti nel corso dell’anno. Un trend che, come sottolinea la procuratrice Rosanna Casabona, riguarda l’intera giurisdizione calatina, composta da quindici Comuni, e che richiede un notevole dispendio di energie investigative.
Atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e altri reati cosiddetti “spia” sono all’origine della crescita delle denunce. “L’attenzione dei nostri uffici – ha detto – è costante in tutte le Procure, come del resto in tutte le altre Procure, e nei termini e modalità di intervento li modifichiamo, li velocizziamo e ci adeguiamo”. “È un’emergenza nazionale che, indirettamente, investe anche il nostro territorio. Nei casi in cui è richiesto un intervento immediato delle forze dell’ordine perché si presentano spesso situazioni di urgenza”, ha aggiunto la dottoressa Casabona.
Accanto alla violenza di genere, la Procura segnala anche un aumento dei reati predatori, in particolare i furti nelle campagne e nelle abitazioni residenziali. Un fenomeno diffuso che interessa soprattutto il comparto agricolo e i vigneti. In questo contesto, la sinergia instaurata tra Procura e Prefettura ha consentito di intensificare i controlli e ottenere risultati concreti sul fronte della prevenzione e del contrasto.
La notizia riportata dal quotidiano La Sicilia, si fa riferimento, che a breve dovrebbero arrivare nuovi magistrati al Palazzo di Giustizia, un’iniezione di risorse che potrebbe consentire di rafforzare le attività d’indagine e garantire maggiore continuità alle azioni di tutela e prevenzione.