Due scosse di terremoto sono state registrate nella notte ai piedi dell’Etna, a ovest di Bronte. La più forte ha raggiunto una magnitudo di 3.3, seguita da un secondo sisma di 2.4 registrato circa due ore dopo. Nessun danno segnalato.
L’Osservatorio Etneo dell’INGV ha localizzato la prima scossa a 10 km di profondità, avvertita poco dopo le 22:30 di ieri sera, e una seconda, meno intensa, alle 00:51, con epicentro a 8 km a ovest di Bronte e a una profondità di 16 km.
Il movimento tellurico è stato avvertito distintamente nei comuni di Bronte, Randazzo, Maletto e in parte del versante nord-occidentale dell’Etna. Numerose segnalazioni sono arrivate anche da Adrano e Biancavilla, dove molti residenti hanno raccontato di aver sentito vibrare infissi e suppellettili.
Secondo i primi rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si tratta di un’attività sismica di bassa intensità legata ai movimenti profondi dell’apparato etneo. Non sono stati registrati danni a persone o cose.
La Protezione civile regionale mantiene livelli di attenzione ordinaria, in costante contatto con i centri di monitoraggio INGV di Catania. Gli esperti invitano alla prudenza, ricordando che l’area del vulcano è sismicamente attiva e soggetta a fenomeni di lieve entità.
La notte è trascorsa senza ulteriori scosse rilevanti, ma la sequenza sismica resta sotto osservazione.