Al Sangiorgi il trionfo del Duo Baldo con Maria Luigia Borsi: risate e incanto nel segno di Bellini

Nell’ambito del Bellini International Context, il Teatro Sangiorgi ha ospitato ieri sera Allacciate le cinture! Bellini smiles!, lo spettacolo del Duo Baldo che ha saputo trasformare la musica classica in un’esperienza coinvolgente, capace di alternare raffinatezza e ironia senza mai scalfirne la qualità. Sul palco, accanto al violinista Brad Repp e al pianista Aldo Gentileschi, la voce intensa e luminosa di Maria Luigia Borsi, soprano tra i più apprezzati della scena internazionale.

Il Duo Baldo, negli anni, si è affermato come una delle formazioni più originali del panorama musicale proprio per la sua capacità di unire rigore tecnico e leggerezza teatrale. Un approccio che ha conquistato platee in Europa, negli Stati Uniti e in Asia, proponendo concerti che sono al tempo stesso performance comiche e grandi prove di virtuosismo. A Catania, la formula si è ripetuta con rinnovata energia: gag, sketch, improvvisazioni e un continuo gioco di ruoli hanno reso la serata un flusso dinamico, mantenendo sempre alto il livello musicale.
Brad Repp ha spiegato con chiarezza: «Lo spettacolo del Duo Baldo nasce dalle nostre idiosincrasie musicali: ci giochiamo sopra, ma con serietà. Abbiamo questo modo di fare comico, però quando si suona, si suona davvero bene. La presenza di Maria Luigia Borsi, una cantante che ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo, dà ulteriore forza a questo progetto».
Se Repp ha raccontato la filosofia che muove il Duo, Aldo Gentileschi ha voluto sottolineare l’aspetto più personale e creativo: «Io adoro il personaggio che interpreto sul palco, mi diverte e mi commuove. Ogni spettacolo è diverso, perché a volte basta uno spunto del pubblico per inventare qualcosa di nuovo. E avere Maria Luigia con noi è una fortuna: la sua presenza rafforza ancora di più l’equilibrio tra parte teatrale e parte musicale».

La presenza del soprano ha infatti segnato il cuore della serata. Maria Luigia Borsi, che ha cantato accanto ad artisti del calibro di Andrea Bocelli, Roberto Alagna, Plácido Domingo e José Carreras, ha portato a Catania la sua vocalità calda e penetrante, regalando al pubblico un’interpretazione di Casta Diva da brividi. Il silenzio della sala, interrotto solo dagli applausi finali, ha testimoniato il rispetto e la commozione suscitati dalla sua voce.

«Non è la prima volta che vengo a Catania, anzi: diversi anni fa ho cantato al Teatro Bellini in un Così fan tutte di Mozart. Poi sono tornata più volte anche a Taormina, dove ho avuto il piacere, la gioia e l’onore di collaborare con il maestro Lorin Maazel eseguendo la Nona Sinfonia di Beethoven. Tornare in Sicilia è sempre molto bello per me: già appena atterrata ho percepito il calore, i profumi… ed è una grande responsabilità avere l’opportunità di interpretare qui un’aria simbolo come Casta Diva. È l’aria belliniana per eccellenza, forse la più conosciuta, e resa iconica da Maria Callas. Per un soprano affrontarla non è mai semplice, sia per la difficoltà tecnica, sia per il peso della sua storia», ha raccontato la Borsi.
L’artista ha poi spiegato come la collaborazione con il Duo Baldo nasca da un desiderio comune: «Questo connubio nasce dalla voglia di ritrovare la gioia di fare musica e di divertire anche il pubblico. Spesso, nei concerti “seriosi”, chi non è un appassionato tende a distrarsi, anche a causa della società di oggi, dei social e di strumenti come TikTok che hanno ridotto la capacità di concentrazione. Per questo abbiamo pensato a uno spettacolo dinamico, capace di giocare con le relazioni tra i tre protagonisti in scena: un violinista, un pianista e una cantante lirica. Ci siamo divertiti a ironizzare sui ruoli e le gerarchie del teatro – perché, ad esempio, nei duo pianoforte e violino il violinista è quasi sempre la “prima donna”, mentre con una cantante lirica è quest’ultima a esserlo – e da lì è nato il gioco».

Il titolo dello spettacolo, Allacciate le cinture!, riprende il debutto americano del Duo, avvenuto a San Antonio, e si collega perfettamente alla dimensione di viaggio musicale che lo spettacolo propone. Non un semplice concerto, ma un percorso fatto di sorprese e colpi di scena, tra virtuosismi, ironia e momenti di profonda intensità.
Maria Luigia Borsi ha sottolineato il valore di questa esperienza: «Il termine gioco è importante: in inglese “to play” significa sia suonare che giocare. Abbiamo cercato di unire le due cose, giocando con i ruoli ma mantenendo sempre il massimo rispetto per la musica e i compositori. Altrimenti si perderebbe credibilità. Da cantante lirica con un percorso impegnativo alle spalle posso dire che non è sempre stato facile ricordare le motivazioni che mi hanno spinta a intraprendere questa carriera. Agenzie, aspettative, direttori, dinamiche teatrali… a volte rischiano di far perdere il piacere autentico di fare musica. Con questo spettacolo, invece, l’ho ritrovato. E divertendoci noi, divertiamo anche gli altri, rendendo il linguaggio musicale più accessibile. L’opera non è nata per un’élite, ma per tutti: restituire questo patrimonio a chiunque credo sia un messaggio importante».

Il pubblico del Sangiorgi ha accolto con entusiasmo la proposta: risate, applausi a scena aperta, partecipazione attiva. L’alternanza tra momenti comici e brani di repertorio ha reso la serata scorrevole e vivace, dimostrando che la musica colta può essere presentata in modo meno ingessato senza tradirne la sostanza. «Sono orgogliosa di essere un’interprete italiana di un genere che è nato proprio in Italia – ha aggiunto ancora la Borsi. L’opera è un prodotto che ci appartiene e appartiene a tutti. Con Bellini, ovviamente, non è stato facile: giocare con un compositore come lui è sempre una sfida. Per questo abbiamo mantenuto la sacralità del brano nell’esecuzione, per rispetto nei confronti della sua musica e della città che gli ha dato i natali. I momenti di gioco ci sono prima e dopo, ma l’aria resta intoccabile. Ci tenevamo moltissimo a mostrare questo rispetto, qui più che mai».

Il maestro Gianna Fratta, direttrice artistica del Bellini International Context, al termine del concerto ha sottolineato: «Quello di stasera al Teatro Sangiorgi è stato un concerto molto bello e apprezzato, Allacciate le cinture! Bellini smiles!, un segmento più ironico legato alla figura di Bellini. Ma gli appuntamenti del Context continuano fino al 28 settembre. Tra gli eventi più importanti ricordo Il Pirata, il 23, con un nuovo allestimento del Teatro Bellini di Catania; i concerti a Messina, il 24 con Paolo Fresu; i concerti del Conservatorio e dell’Università; e infine il grande galà del 28. Dopo una stagione di grande respiro e successo, iniziata il 13 settembre con oltre 1200 persone alla Villa Comunale, speriamo di chiudere il 28 con un Teatro Bellini gremito di pubblico».

La dott.ssa Daniela Lo Cascio, dirigente dell’Assessorato regionale al Turismo, ha sottolineato come la rassegna, giunta alla quinta edizione, punti a valorizzare il brand Sicilia e a rafforzare l’offerta turistico-culturale dell’Isola attraverso il nome di Vincenzo Bellini, conosciuto nel mondo. «Pur nel rispetto della tradizione classica, il festival propone contaminazioni con prosa, musica, danza e, quest’anno, anche momenti di comicità e leggerezza grazie all’intuizione del maestro Gianna Fratta. Bellini – ha ricordato – ha lasciato poche ma immortali opere, che hanno reso grande l’opera nel mondo, fino a essere dichiarata patrimonio immateriale dell’UNESCO. L’arte non ha etichette: è un ponte tra passato, presente e futuro».