Sicilia, maggioranza verso la finanziaria di dicembre tra inchieste e richieste dell’opposizione
Vertice a Palazzo dei Normanni dopo le inchieste che scuotono la politica regionale: centrodestra compatto sulla legge di stabilità entro dicembre, opposizioni chiedono chiarimenti in Aula.
PALERMO – Nelle ore segnate dagli sviluppi giudiziari che coinvolgono la scena politica siciliana, la maggioranza riunita a Palazzo dei Normanni ribadisce la propria rotta. I segretari e i capigruppo che sostengono il governo Schifani confermano la massima fiducia nell’operato della magistratura e richiamano alla responsabilità istituzionale, mentre indicano come priorità l’approvazione della legge di stabilità entro dicembre per garantire continuità amministrativa e certezza di programmazione.
Il vertice, durato circa quattro ore, ha passato in rassegna i capitoli principali della manovra: misure per lo sviluppo e la crescita, politiche del personale, interventi sociali e tutela dell’ambiente. Nel perimetro della discussione rientrano anche le esigenze dei comparti strategici, a partire dalla prevenzione del dissesto e dall’antincendio. In questo quadro si inserisce la posizione della Lega, con Vincenzo Figuccia che rivendica un impegno economico definito: 40 milioni di euro per i lavoratori forestali, con l’obiettivo di garantire circa 27 giornate lavorative aggiuntive e aprire un percorso di stabilizzazione e valorizzazione professionale.
La cornice politica resta tuttavia attraversata dalle tensioni. Dalle opposizioni, il Partito Democratico con Mario Giambona chiede che il presidente riferisca in Aula prima di entrare nel merito della manovra, richiamando l’esigenza di trasparenza su quanto emerso nelle ultime settimane. Secondo i dem, il clima non agevola l’esame di una finanziaria che muove risorse significative e che richiede solidità politica, chiarezza di obiettivi e credibilità davanti ai cittadini.
Nel frattempo, da Bruxelles, il presidente Renato Schifani rassicura sul prosieguo dell’azione del governo regionale sui tavoli europei e ribadisce la centralità della Sicilia nelle politiche di sviluppo. Una linea di continuità che la maggioranza intende tradurre in tempi rapidi nel testo della legge di stabilità, per evitare esercizi provvisori e ritardi a cascata nella spesa e nei servizi. Il tema sanitario resta uno dei banchi di prova più sensibili. Alla domanda di riorganizzazione dei vertici e alla necessità di rafforzare la programmazione, si sommano le criticità note: liste d’attesa, carenza di personale, reparti in sofferenza e difficoltà nelle aree interne. La manovra è chiamata a misurarsi con questo quadro, individuando risposte che tengano insieme sostenibilità finanziaria e diritti di cura.
La rotta politica è dunque tracciata su due binari che si muovono in parallelo: da un lato il rispetto delle indagini e dei tempi della giustizia, dall’altro l’urgenza di una legge di stabilità capace di sostenere famiglie, imprese e amministrazioni locali. La credibilità dell’intervento dipenderà dalla qualità delle scelte, dalla tenuta della coalizione e dalla capacità di confronto in Aula. Entro dicembre, la prova dei fatti.
