La Polizia di Stato di Catania ha eseguito all’alba tre misure cautelari in carcere per tratta di esseri umani e caporalato. I dettagli dell’indagine verranno illustrati in Procura.
Dalle prime ore del mattino gli agenti della Polizia di Stato di Catania hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica etnea.
Secondo le prime informazioni, i tre indagati sarebbero coinvolti, a vario titolo, in attività di tratta di esseri umani, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, in quello che appare un nuovo fronte investigativo contro il caporalato nel territorio catanese.
L’operazione rientra in un più ampio quadro di monitoraggio e contrasto allo sfruttamento lavorativo, fenomeno che negli ultimi anni ha assunto contorni sempre più complessi, soprattutto nelle aree agricole e in alcuni settori logistico-produttivi. Gli indagati, secondo la ricostruzione accusatoria, avrebbero partecipato a un meccanismo organizzato di arruolamento, gestione e sfruttamento di manodopera straniera, con profili di particolare gravità.
Le indagini, svolte in collaborazione tra gli uffici investigativi territoriali, mirano ora a ricostruire la rete di supporto che avrebbe consentito lo sfruttamento sistematico dei lavoratori.
Il caso sarà ulteriormente approfondito nelle prossime ore, anche alla luce degli elementi che emergeranno nel corso della conferenza stampa.
Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza.
Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.
