Omicidio sul Lungomare di Catania: città sotto choc, sospeso “Lungomare Fest”
Catania è sconvolta per la barbara uccisione di Santo Salvatore Giambattista Re, 30 anni, giovane dipendente della pasticceria “Quaranta”, assassinato a coltellate lungo il lungomare di Ognina. L’aggressione è avvenuta intorno alle 14:30 quando Re, dopo aver terminato il turno di lavoro, si stava dirigendo verso l’auto parcheggiata poco distante. Secondo le ricostruzioni investigative, al culmine di una lite con un posteggiatore abusivo di nazionalità zimbabwese, senza permesso di soggiorno e con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e aggressione, quest’ultimo avrebbe inferto diverse coltellate all’addome e al tronco della vittima, che si trovava a pochi metri dalla pasticceria. Nonostante l’intervento immediato di un’ambulanza, Re è deceduto poco dopo il trasporto all’ospedale “Cannizzaro”. Il responsabile, un 37enne già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di fuggire ma è stato fermato e arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di omicidio aggravato. Le indagini, attualmente in corso, sono supportate dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha definito l’accaduto “un fatto gravissimo” e ha espresso profondo cordoglio a nome dell’intera Amministrazione comunale: «La città è sconvolta per la barbara uccisione di una giovane vita, spezzata dalla cieca violenza di un criminale. Siamo profondamente addolorati per la perdita di un giovane uomo, lavoratore onesto e neo papà, vittima innocente di un gesto che non può trovare alcuna giustificazione. In questo momento di indicibile dolore, esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari di Santo Re, ai suoi amici e ai tanti clienti che lo conoscevano e lo apprezzavano per la sua gentilezza e dedizione».
Nella nota il primo cittadino sottolinea l’impegno costante dell’amministrazione e delle forze dell’ordine nel migliorare standard di legalità e sicurezza: «Un fatto di questa gravità deve interrogarci tutti, senza eccezioni, spingendoci a riflettere sulle cause profonde di simili esplosioni di violenza, per poterle prevenire e contrastare. È un colpo durissimo, perché basta l’azione di un singolo balordo per vanificare un durissimo lavoro che quotidianamente viene svolto sul campo». Il sindaco ha inoltre annunciato la sospensione dell’edizione di domenica del “Lungomare Fest” come segno di lutto e rispetto per la comunità.
Anche il presidente del consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, ha espresso «cordoglio e ferma condanna» per l’omicidio, ribadendo la necessità di evitare a ogni costo il ripetersi di tali tragedie. La vittima, residente a Mascalucia e padre di una bambina di quattro mesi, viene ricordata da amici e colleghi come un lavoratore diligente e un uomo affettuoso. Le autorità politiche e civili della città, riunite nel dolore, invitano i cittadini a rimanere uniti e a sostenere le forze dell’ordine per assicurare alla giustizia chi ha spezzato una giovane vita innocente.
Va inoltre ricordato che non bastano i controlli delle forze dell’ordine per debellare la violenza: serve l’impegno di tutti. Ogni cittadino, di fronte a comportamenti illeciti o situazioni di pericolo, ha il dovere di denunciare sempre e di non cedere alle richieste dei parcheggiatori abusivi che affollano le strade della nostra città. Catania è e deve restare una città sicura, che non merita l’etichetta di “terra violenta”. Stiamo facendo di tutto per contrastare l’illegalità, ma la vera difesa di ognuno di noi risiede nella collaborazione attiva con le autorità e nella fermezza nel rifiuto di ogni forma di tangente o pizzo cittadino. Solo così potremo preservare la dignità e la serenità del nostro territorio.