«Caivano bis», Mantovano e Ciciliano a Catania per la rigenerazione sociale

Oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano si trova in Sicilia, a Catania e Palermo, accompagnato dal commissario straordinario di Governo Fabio Ciciliano, per seguire l’attuazione del decreto-legge 208 del 31 dicembre 2024, noto come “Caivano bis”, che prevede un Piano straordinario di interventi infrastrutturali e progetti di riqualificazione sociale e ambientale nelle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale. Mantovano ha aperto i lavori nel Salone di Rappresentanza del Municipio di Catania insieme al sindaco Enrico Trantino, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ai dirigenti comunali e alle associazioni di quartiere di San Cristoforo: un territorio che, come ha spiegato il sottosegretario citando Papa Francesco, “non è soltanto un luogo fisico ma un ambiente esistenziale” in cui intervenire con iniziative che restituiscano dignità e opportunità.

Ha quindi sottolineato l’importanza di considerare questo primo incontro come “il primo capitolo di un progetto in grado di attrarre risorse aggiuntive e creare sinergie virtuose tra ministeri, enti locali e società civile”: “Porteremo centri universitari, sistemi di trasporto più efficienti, spazi per sport e cultura, in modo da offrire alternative concrete alle piazze di spaccio e affiancare alle operazioni ‘Strade sicure’ delle forze armate un’offerta integrata di infrastrutture e servizi sociali”, ha affermato. In mattinata il sottosegretario ha poi rimarcato come “il contrasto alla criminalità sia compito delle forze di polizia ma richieda anche il contributo delle istituzioni con proposte strutturate e servizi sul territorio”.

“Il decreto ‘Caivano bis’ non è un pacchetto di annunci, i fondi sono disponibili e le procedure semplificate”, ha ricordato in conferenza stampa, invitando al coinvolgimento diretto delle comunità: “Solo chi vive il territorio conosce davvero i bisogni e potrà contribuire al successo delle iniziative”. Il commissario Ciciliano ha aggiunto che il suo ruolo sarà quello di “garantire il coordinamento tra amministrazioni e ministeri, accelerando tempi e autorizzazioni” per non lasciare che la burocrazia rallenti interventi fondamentali per la sicurezza e l’inclusione sociale. Con Catania e Palermo come prime tappe, il Governo intende estendere questo modello di rigenerazione urbana e sociale anche ad altre periferie segnalate come a rischio, completando entro fine 2025 la prima fase dei lavori affinché i cittadini di San Cristoforo a Catania e Borgo Nuovo a Palermo possano presto beneficiare di infrastrutture rinnovate, spazi di aggregazione e nuove opportunità di formazione e impiego.