Enrico Trantino

È un bilancio di fine anno quello tracciato dal sindaco di Catania, Enrico Trantino, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia, nella quale affronta i nodi centrali che attraversano la città: sicurezza, degrado urbano, turismo e coesione sociale.

La percezione di insicurezza resta alta, ma il primo cittadino rivendica i passi compiuti. «Io ci conto sempre. Come ho spesso detto, sto cercando di fornire possibili soluzioni al governo mediante delle modifiche normative che mi consentano di essere più efficiente su alcune cose, per esempio contrastare meglio il fenomeno dei parcheggiatori abusivi», spiega Trantino. «Mi sembra che ci sia una situazione molto più rosea del passato. Per questo confido sempre sul fatto che nel 2026 potremo assumere altri agenti di polizia locale».

Accanto alla sicurezza, il decoro urbano. «Stiamo percorrendo la strada della repressione, ma anche della costruzione di un nuovo rapporto basato su una maggiore consapevolezza della gente», afferma il sindaco, annunciando l’uso di droni, telecamere e videotrappole. «L’attività che intendiamo compiere speriamo ci consenta di procedere anche al sequestro dei mezzi e delle patenti». Tra le misure adottate, anche le modifiche al regolamento sui rifiuti. «Adesso il conferimento dovrebbe avvenire solo tramite carrellati», osserva Trantino, «una modalità che impedisce la formazione delle discariche che si vedevano in passato».

Il sindaco guarda poi alla crescita turistica. «Negli ultimi quattro anni siamo passati dalle 700 case vacanza a oltre 5.000», sottolinea, escludendo al momento un rischio overtourism. «Catania non ha ancora le dimensioni di altre città come Firenze o Venezia». Spazio anche alla candidatura a Capitale italiana della Cultura. «Il dossier è stato preparato con oltre cento associazioni», spiega Trantino. «A prescindere dall’esito, questo progetto lo porteremo avanti fino al 2038».

Infine, l’augurio ai cittadini: «Che il 2026 sia un anno di consolidamento del rapporto tra Catania e i catanesi», conclude. «Questa città è sempre stata più forte delle calamità e oggi avrebbe bisogno di maggiori coccole da parte di tutti».