Qualità della vita 2025: Catania in calo nella classifica del Sole 24 Ore

Nell’indagine annuale del Sole 24 Ore Catania perde terreno mentre le province del Nord guidano la classifica della qualità della vita 2025.

L’edizione 2025 della storica indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita traccia un quadro chiaro: le province del Nord consolidano la loro leadership, mentre il Mezzogiorno fatica a tenere il passo. In questo scenario nazionale, Catania si distingue purtroppo in negativo: è una delle sole due grandi città metropolitane italiane a peggiorare rispetto al 2024, insieme a Bari. Un segnale che conferma difficoltà strutturali già conosciute e che richiede una riflessione sulle politiche urbane e sociali messe in campo negli ultimi anni.

La classifica vede Trento e Bolzano dominare ancora una volta, rafforzando un primato costruito su servizi efficienti, sicurezza, solidità socio-economica e un livello di soddisfazione altissimo: secondo l’ultima rilevazione Istat sugli «Aspetti della vita quotidiana», il 61,9% dei cittadini delle due province autonome si dichiara pienamente soddisfatto della propria vita. Dietro di loro si conferma Udine, già vincitrice dell’edizione 2023, mentre nella top ten compaiono realtà come Bergamo, Treviso, Padova e Parma, oltre ai rientri di Bologna e Milano, che tornano tra le più vivibili d’Italia rispettivamente al quarto e ottavo posto.

Nel complesso, il 2025 registra un miglioramento per quasi tutte le città metropolitane, eccezion fatta per Bari e Catania, che scendono in classifica evidenziando criticità legate a servizi, mobilità, welfare locale e ambiente urbano. All’opposto, alcune grandi città segnano recuperi significativi: Roma guadagna tredici posizioni e risale fino al 46° posto, Genova avanza fino al 43°, mentre Bologna e Milano migliorano pur rimanendo già molto in alto. Tra le realtà del Sud, il primato spetta a Cagliari, che sale di cinque posizioni e si colloca al 39° posto, seguita da Bari, che tuttavia arretra di due gradini.

Per Catania, questa nuova flessione rappresenta un campanello d’allarme in un momento in cui i principali indicatori – ambiente, servizi essenziali, vivibilità dei quartieri, prospettive economiche – risultano sempre più centrali per attrarre investimenti, trattenere giovani e migliorare la qualità del vivere quotidiano. La sfida per i prossimi anni sarà colmare un divario che la classifica del 2025, ancora una volta, mette in evidenza con chiarezza.

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