Fuga di cervelli dalla Sicilia: oltre 56mila laureati via in dieci anni secondo il rapporto Migrantes
Oltre 56mila laureati siciliani hanno lasciato l’Isola in dieci anni. Il rapporto “Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes conferma una migrazione intellettuale senza precedenti, mentre i residenti siciliani all’estero superano quota 840mila.
Negli ultimi dieci anni la Sicilia ha perso più di 56mila laureati trasferitisi al Centro-Nord o all’estero. È questa la fotografia scattata dal rapporto “Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes, che misura il saldo tra chi è partito e chi è tornato tra il 2014 e il 2024. Un numero che dà la dimensione della fuga di cervelli dall’Isola.
Solo per fare un paragone, nel 2024 all’Università di Palermo si sono laureati 7.700 studenti, mentre in città i laureati complessivi sono circa 99mila. La perdita netta, quindi, è imponente e mette in evidenza un impoverimento del capitale umano, soprattutto giovanile.
A questo si aggiunge il saldo migratorio con l’estero: oltre 74mila persone in dieci anni. Come se un’intera città delle dimensioni di Ragusa avesse fatto le valigie per trasferirsi in Europa o oltreoceano. Oggi, la Sicilia consolida il suo primato assoluto tra le regioni italiane con più residenti all’estero: sono 844.507 i siciliani iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Se fosse una città, sarebbe la più popolosa dell’Isola, superando persino Palermo. E il dato è in costante crescita: solo nel 2024 si sono trasferiti quasi 12mila siciliani.
Il rapporto evidenzia inoltre che il 40% dei siciliani all’estero appartiene alla categoria dei residenti dalla nascita, quindi figli o nipoti di emigrati. Il 12,5% ha meno di 17 anni, il 22,4% rientra nella fascia 18-34, il 23% tra i 35-49 e il 20,1% ha più di 65 anni, spesso si tratta di genitori o nonni che si ricongiungono ai familiari emigrati.
La provincia di Agrigento resta quella che si è spopolata di più, con 162mila persone residenti all’estero e comunità storiche radicate in Germania e Belgio. Seguono Palermo e Catania con poco più di 142mila residenti ciascuna. Tra i Paesi di destinazione, la Germania guida con il 30% degli emigrati siciliani (circa 253mila persone), seguita da Argentina (107mila), Belgio (100mila), Svizzera (75mila) e Stati Uniti (60mila).
All’estero risiedono 40.600 palermitani, 24.200 catanesi e 15mila messinesi. Ma a svuotarsi progressivamente sono soprattutto i centri dell’Agrigentino: Licata (17.500 emigrati), Palma di Montechiaro (12.400) e Favara (10.600). Fino ai casi limite di piccoli comuni dove gli emigrati superano i residenti. Emblematico il caso di Acquaviva Platani, con 2.384 cittadini all’estero contro appena 834 rimasti in paese.
