Diabete, scoperta la cura definitiva: una punta di questa polverina e addio punture | La svolta per milioni di malati

Diabete (cataniaoggi.it-pexels)

Gli elementi chimici sono stati utilizzati sia come rimedi miracolosi ma al contempo sono noti come minacce invisibili per la salute

È ampiamente nota la tossicità di alcuni elementi chimici della tavola periodica, come radio, mercurio, piombo e arsenico. Tuttavia, è stato necessario molto tempo perché la scienza riconoscesse i loro effetti nocivi sulla salute. Per secoli, il loro impatto non sempre è stato percepito come pericoloso: al contrario, molti li consideravano benefici e li utilizzavano quotidianamente in medicina, cosmetica e persino nell’alimentazione.

Il radio, elemento radioattivo, fu scoperto nel 1898 da Marie e Pierre Curie mentre studiavano l’uranio, una scoperta che valse loro il Premio Nobel. Questo metallo alcalino-terroso, raro e radioattivo, si forma in piccole quantità dalla disintegrazione di metalli più comuni come uranio o torio. Sebbene oggi si sappia che il radio può causare anemia, cataratte, fratture dentali, cancro e persino la morte, nei primi decenni del XX secolo si ignoravano quasi completamente questi rischi.

All’inizio del Novecento il radio era ampiamente impiegato. Le pitture luminescenti delle lancette degli orologi contenevano questo metallo, esponendo i lavoratori a un alto rischio di cancro. Ancora più sorprendente è che fino agli anni Quaranta si credeva che la radioattività fosse benefica: si pensava che assumere radio rendesse più forti e più energici. Venivano così venduti viali di cloruro di radio e creme a base di questo elemento, e persino l’acqua arricchita di radio era considerata salutare.

Il mercurio, unico metallo liquido a temperatura ambiente, può danneggiare sistema nervoso, digestivo, immunitario, polmoni, reni, pelle e occhi. È classificato dall’OMS tra le dieci sostanze chimiche più pericolose per la salute pubblica. Nonostante ciò, in epoche passate il mercurio veniva impiegato come rimedio per malattie come la lebbra o la stitichezza, e gli alchimisti credevano che potesse prolungare la vita fino all’immortalità. Nell’antico Egitto e a Roma era usato anche come ornamento e pigmento cosmetico.

Piombo: da medicinale a strumento di guerra

Il piombo, altamente tossico e accumulativo, colpisce principalmente il sistema nervoso, causando debolezza muscolare e anemia. Oggi il suo uso è limitato a batterie, schermature radiologiche e coperture di cavi. In passato, era molto diffuso: nella Roma antica serviva per tubature, in età medievale per rivestimenti di frecce e materiali da scrittura. Composti di piombo venivano usati in farmacia, medicina, cosmetica e come pesticidi.

L’arsenico invece ha visto un drastico ridimensionamento nell’uso moderno, limitato a industria del vetro ed elettronica. Circa 2.400 anni fa, medici greci come Ippocrate e Dioscoride lo impiegavano in rimedi terapeutici. Il suo apice si ebbe tra XIX e XX secolo, utilizzato per trattare malattie veneree, diabete e come tonico o elisir. L’arsenico si mischiava anche all’oro per pitture e si combinava con il piombo per produrre punte di proiettile.

Arsenico (cataniaoggi.it-pexels)

La lezione di Paracelso

Il celebre medico e alchimista del Rinascimento Paracelso, considerato il padre della tossicologia, sintetizzò così la saggezza sulla pericolosità dei metalli: “Tutto è veleno a seconda della dose, della forma, della via di esposizione e dei fattori ambientali”. A questo si potrebbe aggiungere un dettaglio fondamentale: gli effetti dipendono anche dai progressi scientifici del tempo.

L’esperienza storica dimostra come la scienza abbia progressivamente rivelato i rischi nascosti di elementi un tempo considerati miracolosi. Radio, mercurio, piombo e arsenico, oggi regolamentati o quasi esclusivamente industriali, rappresentano un monito sulla necessità di basare la medicina e l’uso quotidiano delle sostanze chimiche su conoscenze scientifiche solide, evitando le suggestioni del passato che potevano risultare letali.