Tassa di soggiorno, rincari dal 2026: più entrate per il Comune e nuove regole per le strutture
Palmi - (cataniaoggi.it - turismocalabria)
La tassa di soggiorno continua a rappresentare una voce significativa per le casse comunali. Solo nel 2025 il gettito stimato sfiorerà i 4 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Forte di questi numeri, l’amministrazione comunale punta a un ulteriore rialzo dal 1° gennaio 2026, con un “ritocco” delle tariffe minori, in particolare quelle applicate alle locazioni brevi, ferme a 2 euro al giorno dal 2019. «Parliamo di importi bassi – ha ricordato Giuseppe Ferraro, capo di gabinetto del sindaco – se pensiamo che in realtà altrove si paga di più: a Marzamemi 3,50 euro, a Palermo 4».
Il nuovo regolamento, discusso in commissione e presto all’esame del Consiglio comunale, prevede un sistema più rigoroso: controlli incrociati, dichiarazioni telematiche e allineamento con il modello 21. L’obiettivo è rendere più efficace la riscossione, anche in virtù della crescita dell’offerta ricettiva. «Nel 2019 – ha sottolineato Ferraro – avevamo 800 strutture. Alla fine del 2025 saranno oltre 1.500, con un ritorno stimato in termini di introiti del 10% in più».
Il piccolo aumento, dunque, dovrebbe garantire al Comune entrate ancora più consistenti: tra 5 e 6 milioni di euro a regime. Restano però aperte alcune questioni, come la restituzione della cosiddetta “street art tax”, finanziata con fondi per 100 mila euro, e la reale efficacia delle iniziative promesse negli anni. La palla passa ora al Consiglio comunale, che sarà chiamato a bilanciare le esigenze di bilancio con le ricadute per il turismo e per la città.