Settembre di nomine in Sicilia: trenta posti di sottogoverno da assegnare, maggioranza al lavoro
Regione siciliana (cataniaoggi.it-facebook)
Settembre in Sicilia è tempo di nomine: sono circa una trentina i posti di sottogoverno da assegnare nelle prossime settimane, tra incarichi vacanti, commissariamenti in via di conclusione e mandati già scaduti o in scadenza. Dopo la riunione del gruppo di Forza Italia che ha sancito una tregua interna fino a fine anno, rinviando le tensioni al congresso del 2026, si prepara adesso un vertice di maggioranza che dovrà sciogliere i nodi legati alle designazioni.
Tra le caselle più delicate c’è quella dell’Azienda siciliana trasporti, recentemente ricapitalizzata e considerata strategica, per la quale il governo regionale continua a puntare sul nome di Luigi Genovese, scelta che però suscita qualche frizione politica. Rimane vacante anche la direzione dell’Asp di Palermo, la più grande azienda sanitaria del Sud, scoperta da quando Daniela Faraoni è stata nominata assessore regionale alla Salute. Da tempo circola l’ipotesi di un ritorno di Salvatore Iacolino, attuale dirigente generale dell’assessorato, ma si tratta per ora soltanto di indiscrezioni, legate a possibili rimescolamenti tra dirigenti generali e assessori.
Sul fronte della spartizione, intanto, circola da giorni un pre-accordo che prevede gli Iacp di Palermo, Messina ed Enna a Forza Italia e quelli di Catania, Siracusa e Ragusa a Fratelli d’Italia, con la Lega ad Acireale, la Dc a Caltanissetta, Noi Moderati ad Agrigento e Grande Sicilia a Trapani. Per i parchi naturali, la Dc manterrebbe la guida delle Madonie, Grande Sicilia otterrebbe l’Alcantara, Forza Italia i Nebrodi e Fratelli d’Italia il Parco dell’Etna. Quanto agli Ersu, gli enti per il diritto allo studio, Palermo andrebbe a Forza Italia, Messina a Fratelli d’Italia, mentre la Lega otterrebbe le sedi di Catania ed Enna.