Flashmob davanti all’assessorato: la “Rete in strada” chiede un dormitorio pubblico a bassa soglia

Se sei povero, devi pagare

Se sei povero, devi pagare; la nuova 'tassa' (cataniaoggi.it / pexels)

Ieri mattina un flashmob ha animato via Dusmet, davanti all’assessorato ai Servizi sociali, per ottenere risposte chiare sulle politiche comunali dedicate ai più fragili, in particolare a chi vive in strada. L’iniziativa è stata promossa dalle numerose associazioni riunite nella “Rete in strada”, che da mesi sollecitano l’apertura, anche a Catania, di un dormitorio pubblico a bassa soglia, sul modello delle grandi città italiane. Nonostante incontri con l’assessore Brucchieri nella chiesa del Crocifisso della Buona Morte, conferenze stampa, interrogazioni consiliari e vari interventi, finora non si è giunti a un risultato concreto. L’assessore ha fatto sapere che il bando per un dormitorio è già stato pubblicato e che si attende solo la firma per l’avvio del servizio.

Le associazioni della “Rete in strada” replicano però che, a quattro mesi dal bando, non è chiaro quando partirà il servizio e che il testo non prevede un vero dormitorio a bassa soglia, ovvero uno spazio accessibile senza barriere o regole stringenti, pensato per accogliere i più disagiati e avvicinarli ai servizi sociali. Il bando, infatti, disciplina un dormitorio con regole precise di accesso, escludendo chi non rispetta determinati requisiti. I promotori dell’iniziativa sottolineano che proprio il modello a bassa soglia funge da ponte verso i servizi per chi normalmente ne resta al di fuori. Chiedono inoltre di conoscere la destinazione e l’impiego dei 18 milioni di euro stanziati, anche con fondi del Pnrr, per le persone fragili nel periodo 2014‑2029, e di istituire un tavolo tecnico presso i Servizi sociali comunali, in cui funzionari e associazioni possano collaborare alla programmazione delle politiche cittadine.

Al termine del flashmob, l’assessore Bruno Brucchieri ha ricevuto una delegazione della “Rete in strada” e, dopo un confronto animato, si è convenuto che le associazioni presenteranno formale richiesta di incontro per discutere la pianificazione dei servizi per i senzatetto. Le stesse si augurano che, insieme ai vincitori del bando per il dormitorio, si possano definire modalità di accoglienza più aperte ed elastiche e confrontarsi sull’utilizzo dei fondi comunali per i più vulnerabili. La “Rete in strada” valuta estremamente positivo questo primo passo e confida che il dialogo con l’amministrazione continui senza interruzioni.

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