Limite di velocità autostrade: da oggi è scritto sulle gomme, addio cartello | Approvata la nuova regola del cds
auto passeggero (pexels) - cataniaoggi
Tra multe salate e nuove regole sulla circolazione, l’indice di velocità diventa il vero protagonista del cambio gomme.
Dal 15 maggio scattano le sanzioni per chi non ha sostituito gli pneumatici invernali: ecco cosa cambia davvero e perché è importante leggere le gomme.
In un momento in cui si parla tanto di sicurezza stradale e revisioni del Codice della Strada, c’è una regola che molti automobilisti continuano a sottovalutare: quella sugli pneumatici. Ogni anno, a partire dal 15 aprile, termina l’obbligo di circolare con le gomme invernali, ma c’è tempo fino al 15 maggio per sostituirle. Dopo questa data, le multe possono superare i 1.600 euro.
Il motivo non è solo stagionale. Alla base c’è una questione tecnica che molti ignorano: gli pneumatici invernali, in estate, non garantiscono lo stesso livello di aderenza, frenata e stabilità. Per questo la legge impone la sostituzione, a meno che… a meno che non si stia utilizzando un particolare tipo di gomma, con caratteristiche ben precise.
Infatti, l’unica eccezione riguarda quegli pneumatici che riportano sul fianco un codice di velocità pari o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione del veicolo. Un dettaglio spesso ignorato, ma che fa tutta la differenza tra una multa e la piena regolarità. La circolare ministeriale n.1049 del 2014 lo specifica chiaramente, ma sono in pochi a leggerla.
Ed è qui che entra in gioco un altro tipo di pneumatico: le cosiddette “quattro stagioni”, che uniscono caratteristiche estive e invernali in un’unica soluzione. Sono perfette per chi vive in zone con clima mite e non percorre molti chilometri all’anno. Queste gomme, a differenza di quelle marcate M+S, possono restare montate tutto l’anno a patto che rispettino il codice di velocità richiesto dalla carta di circolazione.
Le multe non perdonano: cosa rischia chi non cambia le gomme
Chi decide di ignorare la scadenza del 15 maggio e circola ancora con pneumatici invernali fuori norma, rischia grosso: le sanzioni partono da 422 euro e possono arrivare fino a 1.695 euro, con possibile ritiro della carta di circolazione e obbligo di revisione. Non è solo una questione burocratica, ma un problema reale di sicurezza e prestazioni.
Le gomme estive, ad esempio, offrono migliori prestazioni sull’asfalto caldo grazie a una mescola più rigida. Questo si traduce in una frenata più efficace, una minore resistenza al rotolamento e, di conseguenza, un risparmio sul carburante. Inoltre, montare pneumatici con un codice di velocità adeguato – Q o superiore (fino a 160 km/h) – consente di circolare in regola fino al 15 ottobre e oltre, se si portano a bordo catene da neve omologate.
Ma cos’è davvero il codice di velocità sullo pneumatico?
Ogni gomma, sul fianco, riporta una serie di informazioni: misura, indice di carico e codice di velocità, ovvero una lettera che indica la velocità massima alla quale quello pneumatico può viaggiare in sicurezza. Ad esempio, la lettera “T” corrisponde a 190 km/h, mentre “H” arriva fino a 210 km/h.
Questa informazione è fondamentale, perché la legge impone che gli pneumatici estivi abbiano un codice di velocità uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione. Nel caso delle gomme invernali, è ammesso un codice inferiore solo durante il periodo obbligatorio (15 novembre – 15 aprile). Finita questa finestra, torna valido il limite originario.
Dal 2021, per orientarsi meglio nella scelta, è arrivata anche l’etichetta europea, che classifica le gomme in base a tre criteri: efficienza energetica, aderenza sul bagnato e rumorosità. Ogni etichetta è dotata di QR code per accedere direttamente al database europeo EPREL, dove è possibile consultare la scheda tecnica dettagliata del prodotto.