AVVISO URGENTE MINISTERO – “Non pescate più”: se finisce in tavola mandi al pronto soccorso tutta la famiglia | Intossicazione acuta
Pesce di fiume -(cataniaoggi.it-pexels)
Scout in ospedale dopo il pranzo per una sospetta intossicazione alimentare causata da un pesce
Paura durante un campo scout a Quinzano d’Oglio, nel Bresciano, dove quattordici ragazzi tra i 14 e i 15 anni sono stati ricoverati in ospedale a seguito di un’intossicazione alimentare. Il gruppo, impegnato in un campo estivo nazionale, avrebbe consumato del pesce cucinato dopo una gita nelle campagne circostanti. I giovani, provenienti da diverse regioni italiane, stavano partecipando a una settimana di attività all’aperto organizzata dal movimento scout.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto dopo un’escursione nella natura, gli scout sono rientrati alla struttura che li ospita – un casolare di campagna noto come “Il Chiavicone” – dove hanno cucinato del pesce presumibilmente trovato o ricevuto durante la gita. Al momento, non è ancora stato chiarito se il pesce sia stato pescato direttamente dai ragazzi o regalato da qualcuno del posto.
Non appena terminato il pranzo, diversi ragazzi hanno iniziato ad accusare forti sintomi di malessere. Nausea, vomito e mal di stomaco sono stati i primi segnali che hanno messo in allarme i responsabili del campo. Anche uno dei capi scout ha manifestato sintomi analoghi. Preoccupati dalla situazione, gli organizzatori hanno contattato i soccorsi sanitari.
L’intervento è stato immediato: la centrale operativa dell’Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza (Areu) della Lombardia ha inviato sul posto numerose ambulanze. Undici ragazzi sono stati trasportati all’ospedale di Manerbio, mentre altri tre giovani e un capo scout sono stati ricoverati presso l’ospedale di Chiari. Fortunatamente, le condizioni generali dei pazienti non sarebbero gravi, anche se tutti rimangono in osservazione per monitorare l’evoluzione clinica.
Il ruolo dell’Azienda di Tutela della Salute
Sulla vicenda è intervenuta l’Ats, l’Azienda di Tutela della Salute, che ha già avviato gli accertamenti per stabilire con precisione la causa della presunta intossicazione. Saranno effettuate analisi chimiche e batteriologiche sugli eventuali resti del pasto, così come controlli sulla provenienza del pesce e sulle modalità di conservazione e cottura.
Nel frattempo, alcuni esperti invitano alla prudenza: cucinare e mangiare pesce non tracciato o pescato in corsi d’acqua non controllati può comportare rischi per la salute, soprattutto se non si conoscono le specie e le corrette modalità di preparazione. Un ittiologo interpellato dalla stampa ha sottolineato che alcune specie d’acqua dolce possono essere tossiche se non trattate in modo adeguato o se provengono da acque inquinate.
Un campo estivo nazionale finito con uno spavento
L’incidente ha inevitabilmente interrotto il normale svolgimento delle attività previste dal campo estivo, che aveva preso il via giovedì scorso. Il raduno, organizzato su scala nazionale, ha visto la partecipazione di giovani scout da tutta Italia. La sede del gruppo di Quinzano, immersa nella campagna lombarda, è solitamente utilizzata per ospitare eventi e ritiri giovanili.
Nel paese si è diffusa una forte solidarietà nei confronti dei ragazzi coinvolti e delle famiglie. I genitori sono stati avvisati tempestivamente e tenuti costantemente informati sull’evoluzione della situazione clinica. Ora si attende l’esito degli esami per chiarire definitivamente le responsabilità e prevenire simili episodi in futuro. Intanto, i ragazzi restano sotto osservazione, seguiti con attenzione dai medici e dagli educatori del campo.