Stallo nella IV Municipalità di Catania: Spina lancia l’ultimatum «Dimettiamoci tutti per ridare dignità ai quartieri»

Andrea Spina

A una settimana dal deposito della mozione di sfiducia contro il presidente Cavallaro, firmata da sette dei nove consiglieri, la IV Municipalità (Cibali–San Giovanni Galermo–San Nullo) è precipitata in una crisi politica che certifica la rottura della maggioranza nata appena due anni fa. L’atto ha reso evidente una frattura definita da più parti “insanabile”, mentre sul tavolo resterebbero “irrisolti i dossier più attesi dai residenti”: l’apertura del passaggio pedonale lungo la tratta dismessa della Circumetnea; la prevenzione degli incendi, tornata al centro del dibattito dopo la distruzione del Parco degli Ulivi; il collegamento delle acque piovane al collettore di via Sebastiano Catania, con i disagi che si ripetono a ogni pioggia.

In questo clima si registra la presa di posizione del consigliere Andrea Spina, che in una nota pubblica invoca una resa di responsabilità immediata. «Dimettiamoci tutti. Ora. Per ridare dignità alla nostra municipalità», afferma, attribuendo lo stallo a «giochi di potere e lotte interne per la spartizione delle poltrone» e definendo l’attuale situazione «uno spettacolo indegno». Spina richiama il mandato del 2023, quando la coalizione allora unita aveva promesso un’azione coerente per il rilancio dei quartieri, e oggi invita a rimettere la scelta nelle mani degli elettori: «È l’unico gesto credibile per consentire alla cittadinanza di scegliere una nuova classe dirigente, all’altezza delle sfide del territorio».

La mozione di sfiducia sarà calendarizzata alla prima seduta utile. Se approvata, comporterà la decadenza del presidente e l’elezione di un nuovo vertice; resta sullo sfondo l’ipotesi di dimissioni in blocco, che porterebbe allo scioglimento del parlamentino e alla nomina di un commissario fino al voto. Dal fronte della presidenza filtra la linea del dialogo e l’invito a evitare strappi, ma le posizioni sembrano distanti e il confronto politico si gioca anche sul terreno della credibilità amministrativa, con le associazioni civiche che chiedono tempi certi per i cantieri e le manutenzioni.

Spina ribadisce di essere pronto a fare il primo passo: «Io sono pronto a dimettermi e a rimettere il mio mandato nelle mani dei cittadini. Che questa sia la fine di una farsa e l’inizio di una nuova opportunità per la nostra comunità». Nei prossimi giorni la conferenza dei capigruppo definirà il percorso d’aula. Intanto i residenti attendono segnali concreti: al netto degli equilibri politici, la richiesta che sale dai quartieri è di tornare a occuparsi delle urgenze quotidiane, dalle opere minute alla sicurezza del verde pubblico, riconnettendo la municipalità al suo compito primario di servizio.