Patente, “Proprio non ricordo”: bastano queste 3 parole per non perdere mai i punti | Addio sospensione per sempre

Posto di blocco - (cataniaoggi.it-pexels)

Come evitare la decurtazione dei punti della patente e recuperare quelli persi, si può contestare la multa sul posto

Quando un automobilista commette un’infrazione stradale che comporta la decurtazione dei punti dalla patente, la sanzione accessoria è pressoché automatica. Ogni violazione che lo preveda riduce immediatamente il punteggio della licenza di guida, creando spesso non pochi problemi a chi rischia di arrivare a zero e subire la sospensione della patente stessa. Tuttavia, esistono alcune strategie, perfettamente legali, che possono consentire al conducente di evitare la sottrazione dei punti.

Una volta subita la decurtazione, il recupero può avvenire attraverso due percorsi distinti: il primo consiste nel mantenere una condotta corretta per almeno due anni consecutivi, senza commettere ulteriori infrazioni che comportino perdita di punti. Il secondo è la frequentazione di corsi privati organizzati dalle autoscuole, che permettono di reintegrare parte del punteggio mancante. Ma, al di là del recupero, molti si chiedono se sia possibile non subire affatto la decurtazione.

Se la contravvenzione viene contestata immediatamente, con il fermo dell’automobilista da parte degli agenti, l’unico modo per evitare la perdita di punti è presentare ricorso contro il verbale. Il conducente può rivolgersi al Prefetto entro sessanta giorni o al giudice di pace entro trenta giorni. Nel primo caso il procedimento è gratuito e più rapido, utile soprattutto quando l’errore è evidente, come una notifica tardiva. Nel secondo caso, invece, il giudice garantisce un esame più approfondito della questione.

Poiché la decurtazione dei punti avviene subito dopo l’infrazione, chi presenta ricorso dovrà attendere la decisione finale. Se il giudizio darà ragione al ricorrente, i punti già tolti saranno ripristinati. È importante però verificare che la sentenza venga correttamente eseguita dall’amministrazione, affidandosi eventualmente a un avvocato per notificare la decisione. Le lungaggini burocratiche, infatti, possono talvolta complicare l’effettivo ripristino del punteggio.

Multa contestata in modalità differita

Diversa è la situazione quando la multa viene notificata a casa, senza che l’automobilista sia stato fermato sul posto. In questi casi la legge impone al proprietario del veicolo di comunicare entro sessanta giorni chi fosse alla guida al momento dell’infrazione. Solo dopo tale comunicazione scatterà la decurtazione nei confronti del conducente effettivo. È in questa fase che si aprono margini per non subire la perdita di punti.

Un’opzione, certamente onerosa ma prevista dalla legge, è non rispondere all’invito degli agenti. Questo comportamento non comporta la decurtazione dei punti, bensì un’ulteriore sanzione pecuniaria, che può variare da alcune centinaia a oltre mille euro. In sostanza, il proprietario dell’auto si ritrova a pagare un’altra multa, ma evita la perdita del punteggio sulla patente. La Corte Costituzionale, interpellata sul punto, ha stabilito che questa scelta non è incostituzionale, nonostante favorisca chi ha disponibilità economiche più elevate.

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Dichiarare l’impossibilità di identificare il conducente

Un’altra possibilità è dichiarare di non essere in grado di ricordare chi fosse al volante, ma tale affermazione deve essere supportata da un giustificato motivo e da prove documentali. Ad esempio, se l’auto è condivisa da più membri della famiglia o usata dai dipendenti di un’azienda, occorre dimostrarlo con documenti che confermino l’effettiva impossibilità di identificare il conducente. Solo così si potrà evitare sia la decurtazione che la seconda multa.

Da evitare invece con decisione è la pratica di indicare un prestanome, spesso un parente con molti punti disponibili, disposto a sobbarcarsi la decurtazione. Se una telecamera dovesse immortalare il reale conducente, la discrepanza porterebbe al reato di falso in atto pubblico, con conseguenze ben più gravi della semplice perdita di punti o di una sanzione pecuniaria. Meglio dunque muoversi sempre nel rispetto della legge e, se necessario, farsi assistere da un legale per scegliere la strategia più adatta.