Ultim’ora Sanità, drastico calo delle nascite: arriva il parassita ghigliottina | Entra nei testicoli e decapita gli spermatozoi
Infertilità maschile (cataniaoggi.it-pexels)
Le cause della crescente infertilità maschile: ecco qual è il parassita che decapita gli spermatozoi
Negli ultimi decenni la fertilità maschile ha subito un calo drammatico. Secondo i dati della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York, tra il 1973 e il 2018 la concentrazione degli spermatozoi è passata da 101,2 milioni a 49 milioni per millilitro di sperma. Un dimezzamento che corrisponde a un calo dell’1,1 percento ogni anno. Parallelamente, dal 1990 al 2019 i livelli di fertilità globale hanno registrato un crollo dell’80 percento, come evidenziato da una ricerca pubblicata su BMC Public Health. Alcuni studiosi ipotizzano che, se la tendenza non verrà invertita, entro il 2060 si potrebbe arrivare a una vera e propria infertilità globale.
Sulle ragioni di questo fenomeno non c’è ancora chiarezza. Gli esperti puntano il dito contro fattori quali l’obesità, gli stili di vita insalubri e l’esposizione a sostanze tossiche ambientali, come pesticidi e inquinanti. Tuttavia, accanto a queste cause ormai note, la scienza sta prendendo in considerazione un’ipotesi sorprendente: il coinvolgimento di un parassita capace di aggredire direttamente gli spermatozoi.
Il sospettato è Toxoplasma gondii, il microrganismo responsabile della toxoplasmosi. Questo parassita si contrae soprattutto attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta e tramite il contatto con le feci di gatti infetti, che ne rappresentano uno dei principali vettori. La sua diffusione è impressionante: si stima che fino al 50 percento della popolazione mondiale sia portatore di questa infezione, spesso senza saperlo.
Come spiega la Mayo Clinic, nella maggior parte dei casi l’infezione da Toxoplasma gondii rimane asintomatica, poiché il parassita si annida in forma quiescente sotto forma di cisti nel cervello, nel cuore e nei muscoli. Nonostante ciò, può diventare pericoloso in condizioni di immunodepressione, nei bambini piccoli e soprattutto nelle donne in gravidanza, per il rischio di trasmissione al feto. Da qui l’importanza delle misure igieniche preventive, come la corretta cottura degli alimenti e la pulizia accurata della lettiera dei gatti.
Le evidenze negli animali
Gli studi condotti su roditori e ovini hanno mostrato effetti devastanti del parassita sugli organi riproduttivi maschili. In questi animali Toxoplasma gondii è in grado di raggiungere i testicoli e l’epididimo in soli due giorni dall’infezione, compromettendo la maturazione degli spermatozoi. Le cellule sopravvissute risultano deformi e con anomalie strutturali, con un conseguente crollo della fertilità.
Per verificare se lo stesso meccanismo potesse riguardare anche l’uomo, un team internazionale di scienziati ha condotto uno studio dal titolo Adverse impact of acute Toxoplasma gondii infection on human spermatozoa. Le prove in vitro hanno rivelato risultati impressionanti: dopo soli cinque minuti di esposizione, il 22,4 percento degli spermatozoi risultava decapitato. Con il passare del tempo la percentuale aumentava, mentre gli spermatozoi superstiti apparivano deformati, attorcigliati o con lesioni alla testa.
Le osservazioni degli esperti
Il professor Bill Sullivan dell’Università dell’Indiana ha commentato lo studio su The Conversation, spiegando che le alterazioni osservate negli spermatozoi ricordano i classici meccanismi di invasione cellulare del parassita. Non si tratta quindi di semplici anomalie casuali, ma di un’aggressione vera e propria, che potrebbe avere ripercussioni significative anche nella fertilità maschile umana, se confermata da ulteriori studi clinici.
Sebbene i risultati derivino da test di laboratorio e non possano essere considerati conclusivi sugli effetti clinici, la loro portata è tale da aprire nuove prospettive in campo andrologico. I ricercatori hanno sottolineato che, data l’ampia diffusione di Toxoplasma gondii nella popolazione mondiale, sarà fondamentale includere anche le infezioni parassitarie nella diagnosi e nella gestione dell’infertilità maschile. La scienza è quindi chiamata a indagare con urgenza questa connessione, che potrebbe svelare una delle cause nascoste del drammatico calo della fertilità globale.