Vecchio (Confindustria Sicilia) e Tomarchio (FI): “Manovra Schifani rivoluzionaria per imprese e sviluppo”
«Devo essere sincero: siamo molto contenti della manovra regionale approvata dalla giunta. Ci sono misure che oserei definire rivoluzionarie per lo sviluppo della Sicilia. Il governo ci ha ascoltato tanto: l’assessore D’Agostino e soprattutto il presidente della Regione hanno voluto misure che renderanno la Sicilia un modello a livello nazionale». Così Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia, in una lunga intervista rilasciata a Mario Barresi per il quotidiano La Sicilia, oggi in edicola. Nell’intervista l’imprenditore esprime soddisfazione per la manovra economica regionale del governo Schifani, definendola «una svolta per la crescita e l’occupazione».
Vecchio spiega che l’apprezzamento di Confindustria «non è un posizionamento politico», ma «la constatazione che nella legge ci sono misure concrete, discusse e condivise con le categorie produttive». Tra le principali, cita la decontribuzione per le imprese che assumono e investono in Sicilia: «È una norma rivoluzionaria – afferma – perché la Sicilia diventa la prima Regione a reintrodurre un incentivo strutturale all’occupazione. È un segnale chiaro: vogliamo che chi investe nel Sud trovi qui le condizioni migliori per crescere».
Il presidente degli industriali sottolinea anche il valore della Super Zes, che potrà «trasformare la Sicilia in una piattaforma d’investimento». Vecchio parla di un «pacchetto completo di norme che vanno tutte nella stessa direzione: più risorse per le imprese, più investimenti, più occupazione. È un circolo virtuoso».
Sul fronte politico, lancia un appello all’Assemblea Regionale Siciliana: «Molte norme di buon senso in passato sono state impallinate all’Ars» – avverte – «per questo chiedo ai deputati di fare un salto di qualità, trasformando lo standing del Parlamento regionale da consiglio comunale a vera istituzione nazionale ed europea, capace di discutere alla luce del sole dei grandi temi dello sviluppo».
Vecchio si esprime anche sulle infrastrutture: «Il Ponte sullo Stretto resta un’opera fondamentale per la coesione del Paese, ma servono subito anche le opere connesse e accessorie». Tra le priorità cita «il bypass della tangenziale di Catania, da Acireale fino a Motta Sant’Anastasia» e «la Pedemontana di Palermo», indispensabile per sbloccare il traffico del capoluogo.
Alle parole del presidente di Confindustria ha fatto eco il deputato regionale di Forza Italia Salvo Tomarchio, che sul proprio profilo Facebook ha espresso piena condivisione: «Leggo sulla stampa le parole di Gaetano Vecchio, Presidente di Confindustria Sicilia, e non posso che condividerle in pieno. Chi viene dal mondo dell’impresa sa perfettamente come le norme proposte dal Governo Schifani in questa manovra finanziaria siano rivoluzionarie».
Nel suo intervento, l’esponente azzurro ha poi riassunto le tre misure cardine del provvedimento: la decontribuzione per le aziende che assumono a tempo indeterminato e investono in Sicilia, il South Working per incentivare il ritorno dei giovani nell’isola e la Super Zes per rilanciare gli investimenti nei siti produttivi.
«Tre misure per la Sicilia e per i siciliani – scrive Tomarchio – tre strumenti che puntano su economia, lavoro e crescita. Accogliamo l’appello del mondo produttivo: confrontiamoci, discutiamo, miglioriamo il testo se necessario, ma portiamo a casa il risultato». Un commento, il suo, che riflette la ritrovata sintonia tra governo regionale, mondo produttivo e politica, una sinergia che, se consolidata, potrebbe davvero aprire una nuova stagione per l’economia dell’isola.
