Galvagno replica alle polemiche: «Nessun litigio con Schifani, rapporto solido e di rispetto»
Gaetano Galvagno rompe il silenzio dopo le indiscrezioni sulla crisi politica all’Ars: «Mai avuto litigi con Schifani, chi parla di scontro inventa. Lavoriamo per i siciliani».
Dopo giorni di polemiche e retroscena sulla crisi di maggioranza all’Ars, il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, rompe il silenzio e chiarisce la sua posizione con un lungo post su Facebook: «Nessun litigio con Schifani, ci lega un rapporto di stima e amicizia».
In un clima politico teso, con la maggioranza che ha rischiato di implodere dopo la bocciatura di diversi articoli della manovra, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno interviene per smentire le voci su presunti contrasti con il governatore Renato Schifani e sulle ricostruzioni giornalistiche apparse nei giorni scorsi. Lo fa direttamente dal suo profilo ufficiale, con parole nette: «In questi mesi sono stato abituato a leggere articoli di ogni genere, soprattutto su “La Sicilia”, ma dinnanzi a questi temi mi sarei aspettato una telefonata o un qualsiasi contatto per verificare o quantomeno per sentire cosa avessi da dire a riguardo».
Galvagno nega ogni collegamento tra la gestione della manovra e le recenti vicende legate alle nomine negli assessorati regionali. «Smentisco categoricamente che la manovra e le votazioni siano legate alle nomine – scrive – anzi me ne guarderei bene. Di questi aspetti non me ne sono mai occupato né me ne occupo». Poi aggiunge: «Smentisco in maniera assoluta quanto riportato circa i miei rapporti con il presidente della Regione: non c’è stato alcun litigio con Schifani, a cui mi legano sentimenti di profondo rispetto, amicizia e affetto».
Il presidente dell’Ars punta il dito contro chi – a suo dire – tenta di creare divisioni all’interno della coalizione di centrodestra: «Dall’inizio della legislatura c’è chi prova a creare dissidi per emergere o per tornaconti personali. Faccio fatica a credere che il presidente Schifani abbia davvero pronunciato certi apprezzamenti su di me: probabilmente qualcuno ha frainteso o riportato male le sue parole».
Galvagno non risparmia una riflessione politica sul comportamento dei partiti di maggioranza durante la votazione in Aula: «Mi dispiace, da dirigente di Fratelli d’Italia, che i deputati di Forza Italia, Lega e Dc abbiano lasciato da soli i colleghi di FdI che hanno difeso gli articoli rimasti nel testo, salvando norme importanti come l’esenzione dei canoni irrigui. Ma abbiamo anche visto bocciare articoli che riguardavano proprio gli assessorati di Fratelli d’Italia».
Il presidente non nasconde l’amarezza per la confusione vissuta in Aula: «Assistere a teatrini comici come la richiesta di numero legale fatta da un deputato di Forza Italia fa riflettere. Se quei deputati che gironzolavano nei corridoi fossero rientrati, avremmo salvato qualche articolo in più».
Nonostante tutto, Galvagno rivendica l’operato dell’Assemblea e rilancia: «Il rapporto con il presidente della Regione è ben solido. Se fosse cambiato, lo saprò solo quando mi verrà comunicato da lui stesso». Poi sottolinea i risultati raggiunti: «L’Ars continua a lavorare per la Sicilia approvando una manovra che aiuta i lavoratori dei consorzi di bonifica, sostiene gli allevatori e le famiglie più fragili, e scongiura la chiusura dell’Ipab di Paternò. Non sono stati dimenticati neppure gli atleti paralimpici e le misure per i disabili gravissimi».
Il messaggio si chiude con una stoccata ai fomentatori di polemiche: «È curioso che in un giorno di pace ci sia chi continua a soffiare sul fuoco. Io, in questi tre anni, ho sempre gettato acqua e spero di non dover cambiare abitudini».