Editori contro Google AI, la Fieg chiede l’intervento dell’Agcom in Europa
Pc (Pixabay) CataniaOggi
La Federazione Italiana Editori Giornali accusa Google di minacciare la sopravvivenza dell’editoria con il nuovo servizio AI Overviews e chiede all’Agcom di aprire un’istruttoria in sede europea per violazione del Digital Services Act.
ROMA – È allarme rosso per il mondo dell’editoria italiana. La Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) ha presentato un reclamo formale all’Agcom contro “AI Overviews”, il nuovo servizio di Google che utilizza l’intelligenza artificiale generativa per rispondere direttamente alle domande degli utenti, riducendo drasticamente il traffico verso i siti di informazione. Secondo la Fieg, il colosso di Mountain View si starebbe trasformando in un vero e proprio “traffic killer” per i contenuti giornalistici online.
Per la prima volta in Italia, gli editori chiamano formalmente in causa un servizio di intelligenza artificiale generativa, denunciando una presunta violazione del quadro normativo europeo. Il reclamo mira a ottenere da Bruxelles, tramite la Commissione Europea, l’apertura di un procedimento ai sensi del Digital Services Act (DSA), normativa che regola le grandi piattaforme digitali e i servizi online.
Al centro delle preoccupazioni vi è l’effetto dirompente di AI Overviews: la funzione consente a Google di generare automaticamente risposte e sintesi dei contenuti, spesso prendendo informazioni da testate giornalistiche senza che l’utente debba cliccare sul link originale. Una pratica che, secondo la Fieg, riduce la visibilità delle fonti, limita la reperibilità dei contenuti e comporta un grave danno economico e sistemico per l’intero settore.
«Google sta diventando un traffic killer» – denuncia la Federazione – «sottraendo visibilità ai siti di informazione e minando la sostenibilità economica delle testate, che rischiano di perdere lettori e ricavi pubblicitari». Un effetto di disintermediazione che, secondo gli editori, mette in pericolo la diversità dell’informazione e la libertà di stampa.
Il danno, sottolinea ancora la Fieg, non è solo economico ma anche sociale e culturale: «Ciò ha gravi conseguenze per la pluralità informativa e la qualità del dibattito democratico». Per questo la Federazione chiede un intervento urgente dell’Agcom e un’azione coordinata a livello europeo per verificare se il comportamento di Google violi i principi di trasparenza, le norme sulla concorrenza e gli obblighi previsti dal Digital Services Act.
L’istruttoria, se accolta, potrebbe aprire la strada a una nuova fase di regolamentazione per le piattaforme di intelligenza artificiale, in particolare per l’uso di contenuti editoriali protetti dal diritto d’autore. Una sfida decisiva che, secondo la Fieg, riguarda non solo gli editori italiani ma tutti i sistemi informativi europei.