Commemorazione dei defunti, la Polizia intensifica i controlli a Catania
La Polizia di Stato ha condotto controlli straordinari contro i parcheggiatori abusivi nell’area del Cimitero di Catania durante la commemorazione dei defunti. Rafforzati i servizi di prevenzione e sicurezza; un 27enne è stato sanzionato e sequestrato il denaro provento dell’attività illecita. La Polizia di Stato ha coordinato una vasta attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi nell’intera zona limitrofa al Cimitero di Catania, in occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti.
L’intervento, disposto dal Questore di Catania anche per quest’anno, si è svolto nelle giornate di venerdì 31 ottobre, sabato 1 e domenica 2 novembre e ha visto impegnati numerosi poliziotti della squadra volanti e motovolanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania. L’obiettivo era duplice: prevenire e reprimere il fenomeno e garantire la sicurezza e la serenità dei cittadini in visita ai propri cari.
Il pattugliamento ha riguardato in particolare via Madonna del Divino Amore, via Forcile, via Della Regione e via Zia Lisa. I rafforzati servizi di controllo hanno assicurato una forte azione di deterrenza anche nell’area della Fiera dei Morti, contrastando reati predatori e fenomeni di commercio abusivo.
Alcuni soggetti, già noti alle forze dell’ordine per precedenti attività di posteggiatore abusivo in altre zone della città, avevano tentato di approfittare del maggior afflusso di auto nei pressi del cimitero per incrementare i guadagni illeciti. Tuttavia, alla vista delle pattuglie, si sono rapidamente dileguati.
In via Forcile, un catanese di 27 anni è stato sorpreso mentre dava indicazioni ad un automobilista intento a parcheggiare in uno stallo gratuito. Fermato e identificato, è stato sanzionato e, come previsto dalla normativa vigente, gli agenti hanno proceduto al sequestro delle somme di denaro, in monete, ritenute provento dell’attività illecita.
Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.
