Presentato il programma giubilare: reliquie in visita, eventi culturali e iniziative dedicate alla storia della martire.
Una conferenza stampa sobria e partecipata ha presentato l’edizione speciale della Festa di Sant’Agata 2026, l’anno del Giubileo agatino in occasione del nono centenario della Traslazione delle reliquie. L’arcivescovo Luigi Renna, dialogando con i giornalisti, ha ricordato alcuni dei passaggi più delicati dell’organizzazione, ribadendo che non si tratta di un azzeramento delle associazioni e dei circoli agatini, ma di un passo necessario per «ripartire nel segno di Agata e della vita di comunità», così da garantire una partecipazione religiosa che si estenda all’intero anno pastorale e non soltanto ai giorni della festa.
L’arcivescovo ha richiamato anche il rigoroso protocollo previsto per la conduzione del fercolo, spiegando che «sia il maestro che i suoi stretti collaboratori sono sottoposti a delle procedure che ne accertano le modalità e verificano la collaborazione con il giudiziario, di concerto con il Comitato agatino». Il programma presentato è ampio e articolato. Ostensione straordinaria delle reliquie dal 9 all’11 febbraio, evento che permetterà ai devoti di vivere momenti di intensa spiritualità. Prevista anche la visita alla Cammaredda, così come un ciclo di incontri con gli studenti delle scuole e delle parrocchie.
Le reliquie, il Velo e il Manto, raggiungeranno tutte le comunità della diocesi, comprese le parrocchie più lontane, con un pellegrinaggio che inizierà il 12 gennaio dal Liceo classico “Nicola Spedalieri”, proseguirà nell’oratorio San Filippo Neri, nel Teatro greco e in varie parrocchie fino ad agosto.
Il percorso culturale sarà un altro pilastro dell’edizione 2026: il prossimo 22 gennaio il Museo Diocesano ospiterà un convegno internazionale di studi sulle verità storiche e sulle “fake news” riguardanti Sant’Agata. A ciò si aggiunge il progetto “Dall’oblio alla rifondazione: il culto di Sant’Agata nel medioevo”, realizzato dall’Arcidiocesi in collaborazione con l’Università di Catania, che proseguirà durante l’anno.
Tra gli appuntamenti più attesi figurano anche la visita guidata al Museo Diocesano e il Pellegrinaggio penitenziale del 29 gennaio. Confermata inoltre la solenne Pontificale del 5 febbraio, con la presenza del cardinale Mario Grech, vescovo emerito di Gozo (Malta), isola che custodisce alcune delle reliquie agatine.
Il sindaco Enrico Trantino ha definito la festa «un lungo percorso agatino» e ha annunciato uno spettacolo dedicato alla Santa che si terrà il 2 febbraio al Teatro Bellini, con la Banda dei Carabinieri. Presenti alla conferenza anche monsignor Barbaro Scionti, il presidente del Comitato agatino Carmelo Grassia e il giornalista Giuseppe Di Fazio, che coordinerà il programma lungo tutto il 2026.
