Seduta notturna all’Assemblea regionale siciliana per l’approvazione della legge finanziaria: stralciati 77 articoli, restano interventi su lavoro, scuola, edilizia, imprese e politiche sociali.

Prosegue a tappe serrate il percorso della legge finanziaria regionale all’Assemblea Regionale Siciliana. Dopo una lunga seduta notturna, interrotta poco dopo le tre del mattino, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha disposto il rinvio dei lavori all’aula di oggi, con l’obiettivo di arrivare al via libera definitivo entro la giornata. Un passaggio decisivo per la manovra che, nel corso dell’esame parlamentare, è stata profondamente rimodulata.

Sono infatti 77 le norme stralciate dal testo originario, che passa da 134 a 57 articoli. Una sforbiciata significativa, frutto di mediazioni politiche e confronti serrati in aula, che ha concentrato la manovra su alcune priorità ritenute strategiche per la Regione.

Tra le misure già approvate spicca la stabilizzazione di 270 lavoratori dell’Ente sviluppo agricolo, prevista dall’articolo 39 del disegno di legge di Stabilità. Un intervento che mette fine a una lunga stagione di precarietà. «Dopo più di trent’anni la stagione del precariato è finita – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino – con risorse dedicate al passaggio a tempo indeterminato di 270 trattoristi. Una misura di buonsenso che restituisce dignità al lavoro e rafforza l’ente».

Sul fronte scuola, la manovra introduce nuove risorse per le manutenzioni urgenti negli istituti scolastici. Un emendamento del Movimento Cinquestelle stanzia mezzo milione di euro aggiuntivo per interventi indispensabili, spesso legati all’accessibilità e alla sicurezza. «Questi fondi servono a evitare disagi gravi, soprattutto per gli studenti più fragili – ha spiegato Roberta Schillaci, vice capogruppo M5s all’Ars – situazioni come quelle registrate in alcune scuole siciliane non devono più verificarsi».

Sempre nell’ambito delle politiche sociali, nasce un fondo regionale contro le dipendenze, esteso anche a fenomeni emergenti come la dipendenza da smartphone e iperconnettività. La norma, approvata con un ampio consenso trasversale, consentirà agli enti del terzo settore di realizzare progetti di prevenzione e contrasto. «È un riconoscimento della pericolosità di queste nuove dipendenze, spesso più subdole di quelle tradizionali», ha sottolineato il deputato M5s Carlo Gilistro.

Capitolo sviluppo economico: l’aula ha dato il via libera alla Super Zes siciliana, misura fortemente voluta dal governo guidato da Renato Schifani. La norma rafforza il credito d’imposta con 10 milioni di euro regionali e punta a rendere più rapide le procedure per chi investe nell’Isola. «Con la Super Zes tutta la Sicilia diventa territorio di opportunità – ha commentato Schifani – non è propaganda, ma politica industriale e visione di governo».

Spazio anche all’edilizia residenziale, con l’approvazione dell’articolo 5 della finanziaria che introduce contributi a fondo perduto per la riqualificazione energetica, sismica e strutturale degli edifici. Il primo stanziamento è di 15 milioni di euro, con incentivi destinati a famiglie e condomìni e una quota riservata ai nuclei con Isee inferiore a 20mila euro. Previsti inoltre 15 milioni di euro annui nel triennio 2026-2028 per il recupero dei centri storici e il sostegno abitativo alle giovani coppie.

«Si tratta di misure con una forte valenza sociale ed economica – ha spiegato il presidente Schifani – che sostengono le famiglie e, allo stesso tempo, accompagnano la Sicilia nel percorso di transizione energetica».

Con la ripresa dei lavori a Palazzo dei Normanni, l’Ars è ora chiamata all’ultimo miglio. L’obiettivo dichiarato è l’approvazione definitiva della finanziaria entro oggi, per consegnare alla Regione uno strumento operativo che, pur ridimensionato rispetto al testo iniziale, concentra risorse e interventi su lavoro, welfare, sviluppo e servizi essenziali.

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