Bronte, Firrarello ai sindaci: “Fermate l’aumento del 400% dell’acqua”

Pino Firrarello

Il sindaco di Bronte lancia un appello ai colleghi della provincia di Catania per respingere il Piano d’ambito dell’ATI: “Sarebbe un colpo insostenibile per le famiglie”.

BRONTE – “Non approvate l’aumento del 400% delle bollette idriche”. È l’appello accorato del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, rivolto a tutti i colleghi della provincia di Catania alla vigilia dell’assemblea dell’Autorità Idrica Territoriale (ATI) che dovrà votare il nuovo Piano d’ambito e le tariffe dell’acqua potabile. Un piano che, secondo Firrarello, rischia di gravare pesantemente sulle famiglie e sulle casse dei Comuni.

«La proposta tariffaria dell’ATI impone una riflessione seria e condivisa – ha scritto Firrarello in una lettera inviata ai sindaci e ai consiglieri metropolitani –. Mi sono sempre battuto per garantire l’efficienza dei servizi e la tutela della collettività. Le mie perplessità non nascono da una valutazione superficiale, ma da un’attenta analisi già trasmessa all’Arera».

Il primo cittadino di Bronte sottolinea le conseguenze sociali e politiche di un aumento così drastico, avvertendo che l’impatto economico non è ancora percepito dai cittadini. «L’effetto devastante – scrive – si manifesterà quando arriveranno le prime, esorbitanti bollette dell’acqua. E quel giorno i cittadini individueranno in noi i responsabili».

Firrarello teme che i sindaci possano essere ritenuti colpevoli di aver “accettato passivamente la consegna della gestione di un bene essenziale senza un’adeguata analisi della capacità gestionale e finanziaria” del soggetto incaricato. Per questo chiede ai colleghi di respingere il piano nella forma attuale, invocando una “ridefinizione che tuteli i diritti dei cittadini e la stabilità finanziaria delle comunità locali”.

«Questo – conclude – è l’ultimo appello. Non dimentichiamo che siamo custodi del bene della collettività».

Un messaggio politico e civile che riaccende il dibattito sulla gestione pubblica dell’acqua e sulle responsabilità degli amministratori nel difendere i cittadini da rincari considerati insostenibili.