Consegne a domicilio – Addio rider, si useranno i cani: da oggi vietati scooter e bici, gli ordini ti arrivano così

Rider (cataniaoggi.it-pexels)

I rider resteranno presto tutti disoccupati, città invase dai cani-robot per le consegne a domicilio

Just Eat, leader europeo nel settore del food delivery, ha avviato a Zurigo un progetto pilota che utilizza cani-robot per le consegne a domicilio. La sperimentazione, sviluppata in collaborazione con Rivr, spin-off del Politecnico federale di Zurigo, mira a introdurre un nuovo modello di consegna automatizzata, in grado di muoversi agilmente in contesti urbani complessi e ridurre i costi dell’ultimo miglio.

I cani-robot sono ibridi: dotati di quattro arti e ruote, possono affrontare scale, evitare ostacoli e operare in condizioni meteo avverse come pioggia, neve o vento. La tecnologia alla base, denominata “Physical AI”, consente loro di adattarsi in tempo reale agli imprevisti, dai passanti ai ciclisti, garantendo sicurezza e precisione nella consegna dei pasti. Ogni robot è inoltre dotato di luci e bandierine per rimanere visibile in ogni condizione di luce.

Secondo Rivr, l’adozione dei robot potrebbe ridurre fino al 40% i costi legati all’ultimo miglio rispetto ai metodi tradizionali con rider umani. Questo segmento della catena di consegna è notoriamente il più costoso, incidendo tra il 40 e il 60% sul totale dei costi operativi. L’automazione delle consegne potrebbe quindi rappresentare un significativo vantaggio economico per Just Eat e per l’intero mercato europeo del food delivery.

I robot possono muoversi fino a 15 km/h e ogni consegna è costantemente monitorata da un centro di controllo remoto. In questa fase iniziale, il personale umano supervisiona le operazioni sul posto, ma in futuro la supervisione sarà totalmente remota. Questo sistema garantisce consegne rapide, sicure e una riduzione dei rischi operativi associati al lavoro dei rider, come infortuni e turnover del personale.

Impatto sul mercato e sulla sostenibilità

L’uso dei cani-robot si inserisce in una strategia più ampia per rendere il food delivery più efficiente e sostenibile. Automatizzare le consegne permette di ridurre l’impatto ambientale associato ai mezzi tradizionali e di contenere i tempi di consegna. Allo stesso tempo, consente di migliorare le condizioni di lavoro dei rider, evitando lo sfruttamento e aumentando la sicurezza generale delle operazioni.

Nonostante il potenziale, il progetto presenta alcune sfide da affrontare. Tra queste vi sono la regolamentazione della circolazione dei robot nelle città europee, la gestione dei sistemi di controllo remoto e le implicazioni occupazionali per i lavoratori umani. La tecnologia, seppur avanzata, dovrà essere adattata alle normative locali e ai contesti urbani complessi per funzionare su larga scala.

Rider robot (cataniaoggi.it-pexels)

Esperienze passate e differenze con Just Eat

Alcune aziende hanno già sperimentato soluzioni simili, ma con risultati contrastanti. Uber Eats ha testato robot negli Stati Uniti, mentre Amazon aveva interrotto il progetto “Robot Scout” ritenendo la tecnologia ancora immatura. Just Eat con Rivr punta a superare queste criticità grazie a robot più agili, sistemi di intelligenza artificiale avanzati e un’infrastruttura di controllo centralizzata.

Il pilota svizzero rappresenta il primo caso di consegne autonome su larga scala in Europa. Entro la fine del 2025 si prevede di estendere la sperimentazione ad altre città e di includere consegne di beni retail e prodotti dei minimarket. Il progetto punta a ridefinire il concetto di delivery, integrando automazione, intelligenza artificiale e sicurezza, e a tracciare la strada per un futuro in cui robot e città lavorano insieme per offrire servizi più efficienti e sostenibili.