Confermato Arera: bollette, le metti nel cassetto e non le devi più pagare | Te ne liberi a vita con la nuova prescrizione
Arera (cataniaoggi.it-social)
Maxi conguagli della luce, un incubo frequente, ma la legge è dalla tua parte: ecco come contestarlo
Ricevere una bolletta della luce con importi esorbitanti può essere un’esperienza stressante. Succede spesso che, dopo anni, i fornitori inviino maxi conguagli, cifre che sembrano impossibili da giustificare e richieste di pagamento immediato. Molti utenti si trovano spiazzati e, per paura di problemi legali, pagano senza nemmeno controllare la legittimità della richiesta. Ma non tutti sanno che, in realtà, la legge tutela i consumatori in questi casi.
Dal 2018, il termine di prescrizione per le bollette di luce e gas è stato ridotto a due anni. Questo significa che qualsiasi conguaglio riferito a consumi antecedenti ai due anni non può essere legalmente richiesto. La delibera Arera 97/2018 chiarisce che, dopo questo periodo, il fornitore perde il diritto di esigere il pagamento. In pratica, ricevere oggi una bolletta per consumi di tre o più anni fa non comporta alcun obbligo legale di pagare.
Contestare un maxi conguaglio non è complicato. È sufficiente comunicare per iscritto al gestore che la bolletta è prescritta, citando la norma sulla prescrizione biennale. Non serve rivolgersi a un avvocato o intraprendere lunghe battaglie legali: una semplice segnalazione formale è sufficiente per tutelarsi. Spesso, solo sapere che si hanno diritti chiari e documentati è sufficiente a fermare richieste di pagamento ingiustificate.
Il problema principale è che molti consumatori ignorano i propri diritti. Per paura di peggiorare la propria posizione, finiscono per pagare somme ingenti che non dovrebbero. Questo porta non solo a spese evitabili, ma anche a un senso di frustrazione e impotenza. Informarsi sulla legge e conoscere i propri strumenti di tutela può fare una differenza enorme, evitando di cadere in trappole economiche ingiustificate.
Billoo: il comparatore intelligente
In questo contesto entrano in gioco i siti comparatori di bollette. Strumenti che permettono di analizzare la propria bolletta in formato PDF, confrontarla con migliaia di tariffe presenti sul mercato e ottenere un voto da 1 a 10. Questo punteggio indica quanto si sta pagando rispetto alla media, evidenziando eventuali sprechi o costi eccessivi.
Un modo per sapere se stai pagando troppo, ma non solo. Se l’utente lo desidera, può procedere direttamente allo switch verso l’operatore più conveniente, il tutto in modo semplice, gratuito e sicuro. In questo modo, non solo si evita di pagare conguagli prescritti, ma si ottimizzano anche le spese correnti, sfruttando le migliori offerte disponibili sul mercato.
Prima di pagare, verifica
Quando arriva un maxi conguaglio, la prima azione da compiere è controllare attentamente la data dei consumi. Se questi risalgono a oltre due anni fa, il debito è legalmente inesigibile. Caricare la bolletta su un comaparatore può rivelare non solo errori o richieste non dovute, ma anche possibilità concrete di risparmio sulle bollette future.
In sintesi, il consumatore ha strumenti concreti per proteggersi da maxi conguagli ingiustificati. La legge sulla prescrizione biennale permetto di agire in maniera consapevole e informata. Non bisogna mai lasciarsi intimidire da richieste improvvise di pagamento: conoscere i propri diritti e confrontare le proprie bollette è il primo passo verso bollette più chiare, trasparenti e, soprattutto, più leggere per il portafoglio.