Prescrizioni mediche, da ora acquistare stupefacenti in farmacia è facilissimo: presenta questo foglio e te li danno subito | I dottori fanno così
Stupefacenti in farmacia (cataniaoggi.it-pexels)
Se il tuo medico ti fa questa prescrizione puoi comprare questo farmaco senza problemi, ma se ti beccano passi i guai
La Polizia Nazionale spagnola ha arrestato a Valencia un medico di 39 anni con l’accusa di falsificazione di documenti e prescrizioni sanitarie. Secondo le autorità, il professionista avrebbe sfruttato la propria posizione per ottenere morfina in modo illecito, approfittando del ruolo che ricopriva nei centri sanitari in cui lavorava. Le indagini hanno fatto emergere una dipendenza da oppioidi che avrebbe spinto l’uomo a ricorrere a metodi fraudolenti per assicurarsi il farmaco.
Le indagini sono partite lo scorso giugno, quando il coordinatore di un centro sanitario della provincia di Valencia ha denunciato la scomparsa di quattro fiale di morfina. Poco dopo, un altro ambulatorio della zona segnalava la mancanza di ulteriori sette fiale. La coincidenza ha insospettito la Polizia, che ha avviato un’inchiesta approfondita.
Gli investigatori hanno scoperto che un operatore sanitario lavorava in entrambi i centri sanitari coinvolti. Nel periodo in cui erano avvenute le sparizioni, era stata registrata un’anomala quantità di prescrizioni di morfina. L’uomo, corrispondente al profilo del sospettato, risultava già noto per problemi legati a una dipendenza da oppioidi, elemento che ha rafforzato le ipotesi investigative.
Gli inquirenti hanno accertato che il medico aveva emesso ricette false non solo a proprio nome, ma anche utilizzando l’identità della sua ex compagna e di sua madre. Nessuna delle due aveva reali necessità terapeutiche per giustificare il ricorso alla morfina, ma le loro generalità venivano sfruttate per ottenere il farmaco.
Oltre cinquanta prescrizioni personali
Le irregolarità non si sono fermate qui. Secondo la ricostruzione della Polizia, il medico si era prescritto morfina in ben 58 occasioni, accumulando un quantitativo significativo di oppiacei. A questo si aggiungono sette pazienti ai quali risultavano associate prescrizioni fraudolente, sebbene non necessitassero affatto di cure a base di morfina.
Il meccanismo messo in atto era sempre lo stesso: il medico compilava e firmava elettronicamente le ricette utilizzando i dati dei pazienti reali o dei familiari, poi si recava personalmente in farmacia per ritirare il farmaco. Come giustificazione, sosteneva che i pazienti non potevano spostarsi per motivi di salute, riuscendo così ad aggirare i controlli e a ottenere le fiale.
Ricette contraffatte e utilizzo di dati personali
La Polizia Nazionale ha concluso che l’uomo aveva sistematicamente abusato della sua posizione di medico per alimentare la propria dipendenza. Il ricorso a documenti contraffatti e l’utilizzo dei dati personali dei pazienti hanno reso il suo comportamento particolarmente grave, con ripercussioni sia etiche che legali.
Il medico è stato arrestato con l’accusa di falsificazione di documenti e abuso della professione sanitaria. Dopo l’arresto, è stato rilasciato con l’obbligo di presentarsi davanti all’autorità giudiziaria ogni volta che sarà convocato. L’episodio ha scosso l’opinione pubblica locale, ponendo l’accento sulla necessità di controlli più severi nella gestione delle sostanze oppioidi e sul rischio di dipendenza anche tra i professionisti della sanità.