Mondello, la Regione impone lo stop ai tornelli: entro dieci giorni via le barriere dalla spiaggia
La Regione Sicilia torna a ribadire la linea dura sull’accesso libero alle spiagge. Con una nuova circolare, firmata dall’assessora al Territorio e Ambiente Giusi Savarino, viene imposto ai concessionari di eliminare entro dieci giorni qualsiasi ostacolo che limiti l’accesso alla battigia: staccionate, recinzioni rigide o tornelli dovranno sparire, pena la decadenza della concessione.
Il provvedimento, notificato nuovamente con la formula del “repetita iuvant”, arriva a pochi giorni di distanza dalla prima direttiva, dopo i sopralluoghi effettuati dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria di Porto a Mondello. Proprio lì il caso è esploso, in seguito al blitz del deputato regionale Ismaele La Vardera e del leader di +Europa Matteo Hallissey, che avevano denunciato la presenza di tornelli e recinzioni in spiaggia. La Regione ha inviato due comunicazioni distinte: la prima riguarda tutti i gestori di lidi siciliani, chiamati a uniformarsi alla normativa entro tempi strettissimi. La seconda, mirata, è stata indirizzata alla società Italo-Belga, titolare dello storico stabilimento di Mondello. All’azienda è stato intimato di rimuovere quattro accessi pedonali ai lidi Valdesi, Sirenetta, Onde Beach e Stabilimento, insieme alle staccionate che delimitano la battigia senza autorizzazione.
In alternativa, viene concessa la possibilità di sostituire le strutture rigide con sistemi mobili – come corde o cime facilmente spostabili – che non ostacolino il passaggio libero. Ma la Regione ha chiarito: solo dopo l’eliminazione delle barriere potrà essere convocato un tavolo di confronto con l’azienda. «I cittadini devono poter accedere al mare in maniera libera e gratuita – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani –. Il nostro governo ha già introdotto strumenti di regolamentazione attraverso i Pudm, i piani di utilizzo del demanio marittimo, a cui i Comuni dovranno adeguarsi in linea con la normativa nazionale ed europea».
La presa di posizione ha suscitato esultanza da parte di La Vardera: «Dopo cent’anni si è scritta una pagina di storia, le barriere a Mondello devono essere solo un ricordo». Di segno opposto la reazione delle associazioni di categoria. Antonio Firullo, presidente di Balneari Sicilia, ha ricordato che la legge regionale 32 del 2020 già obbliga i concessionari a consentire l’accesso gratuito alla battigia. «Colpisce che l’iniziativa sia stata avviata esclusivamente nei confronti dell’Italo-Belga, che utilizza tornelli e staccionate da decenni nel rispetto della norma», ha detto Firullo, sottolineando che nell’intera Isola non esistono altri stabilimenti con strutture simili.
Anche la Cna Balneari, con il coordinatore Gianpaolo Miceli, ha invitato alla prudenza: «Comprendiamo la volontà di intervenire, ma bisogna ricordare che il fenomeno riguarda pochissimi casi. Non va alimentata un’immagine distorta contro l’intera categoria degli operatori balneari». Il braccio di ferro, dunque, continua. Da un lato il governo regionale, deciso a riaffermare il principio di libero accesso al mare; dall’altro i concessionari, che denunciano un clima di accanimento e chiedono chiarezza normativa. Nel frattempo, il conto alla rovescia è partito: entro dieci giorni, le barriere di Mondello dovranno sparire.