Trantino tra morale e visione: il sindaco di Catania a tutto campo su inchieste, rimpasto e grandi opere

Enrico Trantino

«Passare le informative ai giornalisti, a indagini ancora in corso, affinché gli articoli di stampa alimentino il cicaleccio» è, per Enrico Trantino, «un meccanismo investigativo inedito e rivoluzionario». Il primo cittadino — intervistato da La Sicilia, in edicola oggi — difende l’amico Gaetano Galvagno ma invita tutta la classe dirigente a non farsi «travolgere dalla hybris».

Dalla questione morale all’uso dei fondi parlamentari il passo è breve: «Io voglio, per esempio, più fondi per il Teatro Massimo Bellini di Catania», dice, bollando come inutili i contributi “spot” per singole vie. Sul rimpasto in Giunta richiama la disciplina interna a Fratelli d’Italia: se per tre poltrone arrivano venticinque candidature, «gli altri 22, da quel momento, devono ricompattarsi». E ricorda l’investitura ricevuta da Giorgia Meloni: «Quando ho accettato di fare il sindaco, ho chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni a chi dovessi rispondere. Lei ha detto: “Solo a me”.»

Quanto al futuro esecutivo locale resta prudente: «Che ci debba essere qualche cambio è ovvio… vorrei che questo stillicidio terminasse il prima possibile», spiegando che oggi la vera sfida «sono gli amici. Quale opposizione?».

Capitolo sicurezza: «Ti becchiamo a fare il parcheggiatore abusivo? Devi perdere immediatamente il diritto alle misure di sostegno al reddito». Accanto al pugno duro, il Comune prepara 30 posti letto per i senza fissa dimora e un albergo sociale nella ex casa di Maurizio Avola.

Sulle opere pubbliche annuncia progressi «a un ottimo punto» per il Pnrr, pur con qualche ritardo (parco Monte Po). Priorità assoluta il “nodo Catania” da 1,2 miliardi, mentre la monorotaia per l’hinterland richiederebbe 2,4 miliardi. A breve piazza Borsellino cambierà volto liberandosi dei bus, e l’ex ente fiera della Plaia diventerà area concerti e parcheggi.

Per gli Archi della Marina apre a scenari inediti: «una città senza Archi della Marina sia possibile». Sul dissesto ammette che «circa il 40 per cento» dei creditori non ha accettato la transazione Osl; il Comune tratta per accordi individuali. La Tari resterà invariata grazie al blocco delle “mancette” regionali, «eventuali economie» potranno consentire un taglio in futuro.

La chiusura è d’effetto: due cavalli di bronzo di Arturo Di Modica approderanno presto in piazza Università, attrazione pensata anche per i turisti americani «oggi molto più vicini» grazie al nuovo volo diretto.