Arte e bellezza: Librino diventa museo a cielo aperto con le nuove opere di MAGMA

Librino si trasforma in un’esperienza artistica e culturale grazie al progetto MAGMA, voluto dalla Fondazione Antonio Presti insieme al Museo a cielo aperto. Oggi sono state inaugurate tre installazioni monumentali realizzate da artisti internazionali: le gigantografie fotografiche di “Le Grandi Madri” di Lynn Johnson, i murales di “Cavalli Eretici” di Monika Bulaj e il percorso cromatico di “Cromatismo emozionale” di Paolo Bini.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti «un modello di rigenerazione urbana e sociale, capace di restituire dignità alle periferie e di proiettarle come esempio per tutto il Paese». All’inaugurazione erano presenti migliaia di studenti, famiglie e istituzioni, sotto la guida del mecenate Antonio Presti, che ha ribadito l’importanza di restituire “la vista al cuore” di un territorio spesso dimenticato.

Le Grandi Madri di Lynn Johnson si compone di 23 gigantografie di oltre 7 metri, installate sul cavalcavia di Librino, e di 27 ritratti su trave, dove campeggia la scritta:

“Le grandi madri di Librino: amano, sognano, donano la vita. Fra le loro braccia non si smette mai di sognare.”

Pochi metri più in là, “Cavalli Eretici” di Monika Bulaj trasforma muri e cortili in un omaggio alla forza liberatrice del cavallo: due grandi immagini di cavalli bianchi, simbolo di purezza e rinascita, accompagnate da dettagli che richiamano l’unicorno e il mito del volo, tracciando un ponte tra mondo fantastico e realtà quotidiana.

Infine, “Cromatismo emozionale” di Paolo Bini dà forma a un colonnato di sogni: 34 colonne colorate di cinque metri ciascuna, adottate dalle famiglie del quartiere, che creano un percorso di luce che attraversa Librino fino alla Chiesa della Resurrezione. Ogni colonna è accompagnata da una riflessione sul tema della speranza, scritta dai residenti, testimoniando come l’arte possa rigenerare non solo lo spazio urbano, ma anche la comunità che lo abita.

Con queste nuove opere, Librino si conferma il più grande museo a cielo aperto d’Europa, un luogo dove l’arte non è soltanto visione, ma strumento di inclusione, partecipazione e rinascita sociale.