Al-Berchiga, cresce meglio qui che in qualunque parte del mondo: portato dagli arabi | Solo in Sicilia esiste questo frutto
Albero (Pexels) Cataniaoggi
Uno dei frutti più amati delle stagioni calde è arrivato in Sicilia grazie agli arabi ed esiste solo in questa zona dell’isola.
La dominazione araba in Sicilia, iniziata nell’IX secolo e protrattasi per oltre due secoli, rappresentò un periodo di grande prosperità culturale ed economica per l’isola. Gli Arabi introdussero nuove tecniche agricole e colture che trasformarono il paesaggio e l’alimentazione siciliana. Sistemi di irrigazione avanzati, come i qanat, permisero la coltivazione intensiva di agrumi, melanzane, spinaci, pistacchi e canna da zucchero.
L’influenza araba si manifesta chiaramente anche nel vocabolario siciliano. Numerose parole di uso comune derivano dall’arabo, spesso legate all’agricoltura e al commercio. Termini come gebbia (vasca per l’acqua), zaffarano, cotone, mischinu e babbaluci testimoniano questo lascito linguistico.
Nel campo della gastronomia, l’eredità araba è ancora vivissima. L’introduzione di ingredienti come l’uva passa, i pinoli e lo zafferano ha arricchito ricette tradizionali. Si pensa che dolci come la cassata siciliana e il sorbetto abbiano radici arabe. L’uso sapiente delle spezie e l’agrodolce, tipici di molte preparazioni siciliane, riflettono le influenze culinarie provenienti dal mondo arabo.
La dominazione araba ha lasciato un’impronta indelebile sulla Sicilia. Non solo ha contribuito a un periodo di fioritura economica e culturale, ma ha anche arricchito profondamente la lingua e la gastronomia dell’isola.
La frutta amata in estate
Durante la stagione estiva, la natura offre una varietà di frutta fresca, colorata e ricca di sapore. Tra i frutti più tipici troviamo l’anguria, dissetante e ricca di acqua, il melone, dolce e profumato, le pesche e le albicocche, succose e vellutate.
Questi frutti estivi non sono solo deliziosi, ma anche preziosi alleati per la nostra salute. Grazie al loro elevato contenuto di acqua, aiutano a mantenerci idratati durante le calde giornate. Sono inoltre ricchi di vitamine, minerali e fibre, contribuendo al benessere generale dell’organismo e fornendo un’importante azione antiossidante.
Le pesche “sbergie” solo in una zona siciliana
Le sbergie sono un particolare tipo di pesca nettarina, dalla buccia liscia e la polpa bianca, giunte in Sicilia durante la dominazione araba. Questi frutti si distinguono per il sapore dolce e delicato, con un leggero retrogusto acidulo, e per il profumo intenso.
La coltivazione delle sbergie in Sicilia è concentrata principalmente nella valle del Niceto, in provincia di Messina, dove pare abbiano trovato le condizioni ideali per crescere fin dal XVI secolo. La raccolta avviene tra luglio e i primi di settembre. A causa della loro delicatezza e breve periodo di conservazione, le sbergie sono considerate un frutto raro e pregiato, spesso reperibile nei mercati locali di alcune città siciliane.