Sicilia, tensioni nel centrodestra sulla sanità tra ispezioni ministeriali e caso Cuffaro

Mentre l’interrogatorio di Totò Cuffaro catalizza l’attenzione della politica regionale, il centrodestra siciliano si divide sulla gestione della sanità, tra ispezioni ministeriali, scontri interni e veti incrociati.

Il centrodestra siciliano continua a vivere giornate convulse, sospeso dietro ogni sviluppo dell’inchiesta che coinvolge Totò Cuffaro e altri nomi di primo piano. Il clima, già appesantito dalle ricadute politiche e giudiziarie del caso, si complica con una nuova frattura sulla gestione della sanità regionale. Nel giorno in cui i riflettori erano puntati sul Palazzo di giustizia di Palermo per l’interrogatorio di garanzia del fondatore della Nuova Dc, il leader dell’Mpa Raffaele Lombardo ha frenato l’operazione che avrebbe portato al trasferimento di Salvatore Iacolino al Policlinico di Messina. Una decisione maturata nel giro di poche ore, mentre dal ministero della Salute filtrava la notizia di una nuova ispezione ministeriale negli ospedali siciliani.

Si tratta della seconda ispezione del 2025, inviata dopo un’interrogazione urgente del deputato di FdI Francesco Ciancitto, che ha chiesto verifiche sui contratti affidati alla Dussmann, società già finita al centro dell’inchiesta. Nella sua interrogazione, anticipata da Repubblica, Ciancitto ricorda «il recente sequestro da parte dei Nas di due sale operatorie della cardiochirurgia del Papardo di Messina, dove le analisi avrebbero rilevato presenza di colonie batteriche».

Intanto, la società Dussmann si dice estranea ai comportamenti contestati, precisando di non avere ricevuto alcun atto ufficiale e di aver appreso la notizia dagli organi di stampa. Ma gli ispettori sono già in arrivo: entro la prossima settimana analizzeranno appalti e procedure in tutte le strutture sanitarie siciliane.

Nel frattempo anche il deputato FdI Luca Cannata torna all’attacco, come già accaduto nei mesi scorsi quando aveva criticato la gestione del direttore generale dell’Asp Alessandro Caltagirone, ora indagato e autosospeso. Cannata aveva sollevato dubbi sia sull’emergenza ambientale di Augusta sia sul caso del minore di 11 anni ricoverato in psichiatria insieme agli adulti.

A complicare il quadro è il ritorno in campo di Raffaele Lombardo, che ora incalza gli alleati del centrodestra: il coordinamento dell’Mpa chiede al governatore Renato Schifani di differire eventuali nomine negli enti regionali, in particolare nella sanità, «che richiede una specifica attenzione a contesti, competenze e curricula».

La tensione è destinata a riemergere lunedì alle 10, durante il vertice di maggioranza all’Ars, il primo senza i cuffariani. All’ordine del giorno la definizione dell’assetto della manovra di stabilità e la necessità di evitare una nuova frattura politica durante i lavori d’aula. Gli autonomisti, però, annunciano di voler aprire un confronto diretto sulla gestione della sanità, «travolta da troppi scandali».

Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.