Sicilia e Palazzo Chigi in tripudio: i mille giorni di Schifani e Meloni tra successi social e promesse per il futuro
Il 12 agosto 2025 segna una doppia celebrazione politica: in Sicilia, Renato Schifani festeggia i primi mille giorni da presidente della Regione, mentre a Palazzo Chigi Giorgia Meloni si avvicina al medesimo traguardo da capo del governo nazionale. In un gioco di rimandi simbolici e comunicativi, entrambi i leader usano i social per legittimare la propria leadership e rilanciare programmi futuri. Schifani, insediatosi a Palazzo d’Orleans il 13 ottobre 2022 (nove giorni prima di Meloni), dichiara sui social: «Oggi festeggiamo un traguardo importante: i primi 1.000 giorni di governo Schifani. Sono stati mesi intensi, di impegno quotidiano e di lavoro di squadra, sempre con un unico obiettivo: far crescere la Sicilia». Già in questi giorni contava circa 1.033 giorni alla guida della Regione, mentre la sua giunta – formalmente insediata il 15 novembre 2022 – celebra il suo millesimo giorno il 12 agosto 2025.
Parallelamente, la premier Meloni, entrata in carica il 22 ottobre 2022, come ricorda Repubblica, raggiunge una cifra simbolicamente simile: 1.024 giorni di governo, superando la durata dell’esecutivo Renzi e inserendosi tra i quattro governi più longevi nella storia repubblicana. È anche la prima donna a raggiungere questo obiettivo nella storia italiana.
A rafforzare questo doppio anniversario si aggiunge un riconoscimento internazionale per la premier: a luglio 2025 è finita sulla copertina della rivista Time, con un articolo intitolato Where Giorgia Meloni Is Leading Europe, tratteggiando il suo ruolo nel promuovere l’Europa, l’adesione alla NATO, il sostegno all’Ucraina e una linea diplomatica verso gli Stati Uniti e l’UE.
Un confronto fra i due protagonisti rivela anche differenze generazionali e contesti di riferimento distanti: Schifani è nato l’11 maggio 1950, a Palermo, e proviene da una lunga esperienza parlamentare (anche come presidente del Senato), incarnando la continuità politica della classe dirigente storica della Prima Repubblica. Meloni, nata il 15 gennaio 1977 a Roma, incarna invece la nuova generazione politica: la prima donna premier, leader di Fratelli d’Italia e protagonista della destra nazional-conservatrice contemporanea. Questa distanza anagrafica, circa 27 anni, segna anche percorsi e orizzonti politici diversi: lui espressione del centrodestra tradizionale, lei dell’onda post-ideologica, con un profilo fortemente mediatico e internazionale.
Pur celebrando momenti simmetrici “mille giorni al governo” il contesto istituzionale distingue i due: Schifani governa senza il rischio di sfiducia, tipico dei sistemi parlamentari regionali, mentre Meloni deve ancora affrontare il test dell’“inattaccabilità” istituzionale, se vuole superare i governi più longevi della storia repubblicana (Craxi, Berlusconi II e III). E la narrazione politica si nutre ancora delle promesse: Meloni rivendica “intervenendo al congresso Cisl” la creazione “in media di più di mille posti di lavoro nuovi e a tempo indeterminato al giorno” nei suoi mille giorni. Schifani, dal canto suo, punta sul rilancio infrastrutturale per la Sicilia e su una governance rassicurante, ben radicata in un sistema politico locale più stabile.
Inoltre, la copertina di Time non è solo un trofeo mediatico: è un macigno nel discorso pubblico italiano ed europeo, che trasferisce la leadership di Meloni in una dimensione globale. Sugli scaffali del costume politico, lei è presentata come una figura “capace di sorprendere i critici” e di manovrare con pragmatismo tra pressioni europee e dinamiche transatlantiche. Questo duplice anniversario è dunque un momento di consolidamento: per Schifani si tratta di confermare una leadership territoriale solida e duratura; per Meloni, di rafforzare la propria immagine nazionale e internazionale, intrecciando retoriche di resilienza, risultati e riconoscimento globale. Il confronto generazionale e istituzionale, unito al momento storico, racconta la fase matura della leadership di entrambi, pronti a tradurre i mille giorni in spinta verso nuove sfide.