Catania, cavalli in condizioni di malnutrizione a Villaggio Sant’Agata: due denunciati –>
I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno denunciato due uomini per abbandono e maltrattamento di animali. I cavalli, trovati in gravi condizioni di denutrizione, sono stati sequestrati e affidati alle cure dell’Istituto Incremento Ippico di Catania.
CATANIA – Prosegue l’attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania per la tutela degli animali e il contrasto ai maltrattamenti. Nel quartiere Villaggio Sant’Agata, i militari della Stazione di Librino hanno denunciato due uomini, di 64 e 62 anni, entrambi residenti a Catania, per abbandono di animali, ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Il controllo è scattato durante un servizio di monitoraggio ambientale, condotto con il supporto del personale veterinario dell’Asp di Catania e della Polizia Municipale – Settore Ecologia e Ambiente, in un’area utilizzata come stalla. Al loro arrivo, i militari hanno trovato due cavalli tenuti in condizioni precarie e incompatibili con il benessere animale.
Uno degli animali era stato lasciato in un recinto all’aperto, senza un’adeguata alimentazione né abbeveratoi puliti, e presentava evidenti segni di malnutrizione e deperimento. L’altro cavallo, invece, era rinchiuso in un box privo di luce naturale e ricambio d’aria. Entrambi sono stati immediatamente visitati dai veterinari dell’Asp e poi sottoposti a sequestro preventivo. Gli animali sono stati affidati all’Istituto Incremento Ippico di Catania per ricevere le cure necessarie.
Le verifiche hanno permesso di individuare i presunti proprietari dei cavalli, risultati privi della documentazione di tracciabilità e registrazione degli equidi. Sulla base degli elementi raccolti, i due uomini sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente.
L’operazione rientra nelle attività di prevenzione e controllo disposte dall’Arma sul territorio provinciale per contrastare il fenomeno dell’abbandono e del maltrattamento di animali, con l’obiettivo di garantire una maggiore tutela e sensibilizzazione nei confronti del benessere animale.
Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.
