Incendio alle Ciminiere di Catania: Trantino promette la rinascita del polo fieristico e culturale
Un vasto incendio ha distrutto il teatro e una parte del polo fieristico delle Ciminiere di Catania. Nessun ferito, ma danni ingenti alla struttura. Il sindaco Trantino: “Dalle ceneri siamo sempre risorti”.
CATANIA – Un devastante incendio ha colpito il Polo fieristico delle Ciminiere, cuore pulsante della vita culturale e congressuale della città. Le fiamme, divampate intorno alle 17.15 di ieri pomeriggio, hanno distrutto il teatro e danneggiato pesantemente le due sale congressuali da 1.200 e 600 posti, ospitate all’interno del grande involucro architettonico noto come “Ciotolone”, ideato dall’architetto Giacomo Leone.
Il rogo, alimentato da materiale ligneo e strutture in copertura, è stato domato solo all’alba dopo quasi dodici ore di lavoro ininterrotto da parte dei vigili del fuoco. Le cause sono ancora in corso di accertamento, ma da una prima ricostruzione sembra che le fiamme siano partite da una scintilla durante alcuni lavori di manutenzione nell’anfiteatro, operazioni in corso da alcune settimane per la nuova impermeabilizzazione del tetto.
Secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Felice Iracà, “solo dopo il completo spegnimento sarà possibile effettuare le verifiche per accertare le cause dell’incendio”.
Il sindaco Enrico Trantino, che si è recato subito sul posto, ha espresso il dolore e l’orgoglio della città in un messaggio pubblicato su Facebook: “Polo fieristico delle Ciminiere. Due sale congressuali da 1.200 e 600 posti, all’interno di un involucro (il Ciotolone) partorito dall’estro architettonico di Giacomo Leone. Nella serata di ieri è stato distrutto dalle fiamme, domate dopo ore grazie allo straordinario lavoro dei vigili del fuoco. Catania ha reagito a ben più tragiche calamità”.
“Adesso è il momento di mostrare la nostra attitudine alla resilienza per ricostruire – ha aggiunto – non solo un simbolo, ma un importante centro convegnistico che ha prodotto cultura, eventi di richiamo nazionale e la crescita di due generazioni. Non ci scoraggiamo. Dalle ceneri siamo sempre risorti”. L’anfiteatro di viale Africa, oggi ridotto in cenere, era uno spazio all’aperto situato nel cuore del complesso fieristico e culturale de Le Ciminiere, ricavato dall’ex area industriale dello zolfo. Un progetto di riqualificazione urbana che, negli anni Novanta, fu travolto anche dalle inchieste della Tangentopoli catanese.
Moderno e suggestivo, l’anfiteatro combinava architettura contemporanea e antiche strutture in pietra lavica, ospitando concerti, spettacoli teatrali e grandi eventi estivi con migliaia di spettatori. La posizione centrale e la cornice industriale riqualificata ne avevano fatto uno dei luoghi più iconici della scena culturale catanese.
Il complesso fieristico de Le Ciminiere, sorto nei capannoni di un ex stabilimento per la produzione di zolfo, rappresenta da anni un simbolo della rinascita urbana della città etnea, pur tra ritardi e difficoltà. Le torri fumanti, risalenti ai primi del Novecento, sono il segno tangibile di un’epoca in cui l’industria solfifera era tra i motori economici della Sicilia orientale. Oggi, gli antichi edifici ospitano musei permanenti dedicati allo sbarco in Sicilia, al cinema e alla radio, oltre a fiere, congressi e mostre di rilievo nazionale.
