Sanità digitale, la Sicilia accelera sul fascicolo sanitario elettronico

Pc (Pixabay) CataniaOggi

La Sicilia punta sulla digitalizzazione della sanità. Con un decreto firmato dall’assessore alla Salute Daniela Faraoni, la Regione ha assegnato alle Asp fondi per la formazione di medici di famiglia, pediatri, specialisti privati accreditati e personale sanitario. L’obiettivo è rendere operativo e aggiornato entro il 31 marzo 2026 il fascicolo sanitario elettronico, uno strumento che consentirà di accedere online alla storia clinica di ogni paziente.

Si tratta di un progetto strategico che mira a coinvolgere almeno l’85% dei cittadini siciliani, pari a circa 4,2 milioni di schede sanitarie digitali. Il Cefpas, centro di formazione sanitaria regionale, ha già preparato oltre 400 operatori delle strutture pubbliche che a loro volta diventeranno formatori per medici, infermieri e personale amministrativo. In totale, saranno oltre 65 mila i professionisti coinvolti tra ospedali, ambulatori e cliniche.

Il coordinamento tecnico del progetto è affidato al Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico (Dasoe), che ha guidato il lavoro di formazione e pianificazione digitale in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Palermo. «La Sicilia è la prima regione in Italia ad aver avuto da Agenas il via libera per il percorso formativo» ha dichiarato Giacomo Scalzo, dirigente generale del Dasoe, sottolineando l’impegno di squadra con gli ordini professionali e le Asp.

Il fascicolo sanitario elettronico raccoglierà in tempo reale tutte le informazioni cliniche del paziente, dai referti alle prescrizioni mediche, rendendole immediatamente consultabili da medici e strutture sanitarie autorizzate. «Ogni medico potrà visualizzare diagnosi, terapie e risultati di laboratorio, garantendo tempi più rapidi e sicurezza per i pazienti» ha spiegato Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo.

Il percorso di formazione prevede corsi accreditati Ecm della durata di 14 ore, suddivisi tra lezioni a distanza e in presenza, con moduli tecnici per l’inserimento dei dati sanitari. Le risorse complessive destinate al progetto ammontano a 5,6 milioni di euro, distribuiti tra tutte le province: Palermo 1,5 milioni, Catania 1,4 milioni, Messina 774 mila, Trapani 537 mila, Siracusa 500 mila, Agrigento 524 mila, Ragusa 419 mila, Caltanissetta 320 mila ed Enna 202 mila euro.

Un piano ambizioso, che segna un passo decisivo verso la piena digitalizzazione della sanità siciliana e che, secondo l’assessore Faraoni, «renderà la gestione sanitaria più efficiente, trasparente e vicina ai cittadini».

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