Decisione durissima del Viminale: per tre mesi i tifosi del Catania non potranno seguire la squadra in trasferta. Il provvedimento arriva dopo gli scontri con i sostenitori della Casertana avvenuti sulla Salerno-Reggio Calabria.
Il Ministero dell’Interno ha trasmesso il provvedimento alla Questura di Catania nel pomeriggio di ieri. Novanta giorni di stop alle trasferte per i supporter rossoazzurri, una misura che era nell’aria da giorni ma che ora assume carattere ufficiale. Il divieto resterà in vigore fino all’inizio del 2026.
La decisione è conseguenza diretta dei violenti scontri che domenica scorsa hanno coinvolto centinaia di tifosi etnei e campani sull’autostrada A2, nei pressi dello svincolo di San Mango Piemonte. Le due tifoserie, di ritorno rispettivamente da Giugliano e Picerno, si sono affrontate da una carreggiata all’altra in un vero e proprio scenario di guerriglia urbana.
Una sassaiola e il lancio di fumogeni hanno trasformato la tratta autostradale in un teatro di violenza, con automobilisti bloccati e costretti ad assistere alla scena nel panico. Le indagini, coordinate dalla Questura di Salerno in collaborazione con la Digos di Catania e Caserta, hanno già identificato diversi partecipanti.
L’inchiesta, però, è ancora in corso. Gli investigatori puntano ora a individuare i responsabili materiali degli scontri di domenica, mentre il provvedimento del Viminale intende prevenire nuovi episodi di violenza durante le prossime partite.
Per i tifosi etnei si tratta di una punizione collettiva pesante che priverà la squadra del sostegno in trasferta proprio nel momento cruciale della stagione. Una misura che, nelle intenzioni del Ministero, vuole anche lanciare un segnale forte contro la violenza negli stadi.