Catania, maxi controllo interforze nella movida: identificate 246 persone
Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Esercito e Carabinieri hanno presidiato le aree della movida catanese con controlli mirati su sicurezza urbana, traffico, guida in stato di alterazione, uso di stupefacenti e contrasto ai parcheggiatori abusivi.
Come ogni fine settimana, anche il weekend appena trascorso è stato caratterizzato da un articolato servizio di controllo interforze programmato con ordinanza del Questore di Catania e definito nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. L’obiettivo è garantire lo svolgimento sereno della movida nelle zone centrali della città e nei luoghi più frequentati da cittadini e turisti.
Il dispositivo, coordinato da un Ufficiale di pubblica sicurezza della Polizia di Stato, ha coinvolto pattuglie delle Volanti, equipaggi della Guardia di Finanza, della Polizia Locale e dell’Esercito Italiano impiegato nell’operazione “Strade Sicure”, oltre al supporto della Polizia Scientifica e del X Reparto Mobile.
I controlli si sono concentrati in piazza Bellini, via Sangiuliano, via Coppola, piazza Università, piazza Scammacca, via Vittorio Emanuele II, piazza Stesicoro, via Santa Filomena e via Gemmellaro. Nel corso della serata e della notte sono state identificate 246 persone, di cui 60 con precedenti, e controllati 109 veicoli.
Sul fronte del Codice della Strada sono state contestate sei violazioni: tre per mancanza di copertura assicurativa e tre per guida senza casco. Tre auto sono state sottoposte a sequestro amministrativo e tre ciclomotori a fermo. Numerose le sanzioni per sosta vietata.
Le pattuglie appiedate hanno presidiato le aree pedonali per contrastare l’ingresso irregolare di mezzi a due ruote, effettuando anche verifiche su gruppi di giovani per prevenire uso di stupefacenti e abuso di alcol. Durante un controllo in piazza Papa Giovanni XXIII, un 20enne è stato trovato in possesso di 2,5 grammi di hashish e segnalato alla Prefettura come assuntore; la patente è stata ritirata.
Prosegue l’azione contro i parcheggiatori abusivi: cinque persone sono state fermate e sanzionate, con sequestro del denaro illecito. Si tratta di un 50enne in piazza San Placido, un 27enne gambiano e un 26enne messinese in via Dusmet, un 32enne in piazza Manganelli e un 51enne nella zona della stazione. Per tre di loro è scattata la denuncia per violazione del DACUR, ferma restando la presunzione di innocenza.
Sono stati inoltre controllati quattro soggetti destinatari del divieto di ritorno nel comune di Catania: anche in questo caso è scattata la denuncia per inosservanza del provvedimento, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.
Parallelamente, l’Arma dei Carabinieri ha svolto controlli coordinati nelle aree di piazza Federico di Svevia, piazza Currò e zone limitrofe, con pattuglie dinamiche, militari appiedati ed equipaggi dotati di etilometro e drug-test. Identificate 90 persone e controllati 34 veicoli, nove dei quali sottoposti a sequestro o fermo. Elevate 12 sanzioni, per oltre 10.000 euro complessivi, con decurtazione di 43 punti.
Tra le violazioni più gravi: guida con cellulare, transito con semaforo rosso, mancato uso di cinture e sistemi di ritenuta per bambini. Due persone sono state sanzionate per guida senza patente mai conseguita; un altro conducente circolava su un veicolo già sottoposto a fermo ed è scattato il sequestro ai fini della confisca. Contestate anche cinque violazioni per mancanza di assicurazione.
Per quanto riguarda la guida sotto effetto di alcool, i Carabinieri hanno controllato 24 conducenti: un 39enne è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico di 1,31 g/l; anche in questo caso vale la presunzione di innocenza. L’auto è stata sequestrata.
In conclusione, grazie alla presenza coordinata delle pattuglie interforze e ai presidi nei punti strategici, non sono stati registrati disordini durante la movida del fine settimana. Il dispositivo ha garantito ordine pubblico, sicurezza stradale e tutela dei cittadini nelle aree più frequentate della città.
Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.
