È il Governo a dare un segnale forte dopo la trasferta a Roma in cui il sindaco ha consegnato al premier Giorgia Meloni il “Dossier Catania” sulle criticità in tema di sicurezza, infrastrutture ferroviarie e gestione ambientale e dei rifiuti. Ieri a mezzogiorno il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, su indicazione del presidente del Consiglio, ha contattato telefonicamente il primo cittadino per comunicargli l’individuazione di una soluzione immediata per rafforzare la sicurezza in città. In base alle sue direttive, il Viminale ha deciso di rimodulare le forze di polizia sul territorio, inviando un’aliquota di militari dell’Esercito e un contingente aggiuntivo di agenti di Polizia, il cui numero sarà definito a breve.

Nel “Dossier Catania” il sindaco Trantino aveva evidenziato la necessità di potenziare la presenza militare nei punti nevralgici del capoluogo, proponendo una versione potenziata delle operazioni “Strade Sicure” e “Vespri Siciliani”. L’obiettivo è duplice: scoraggiare i comportamenti illeciti e rassicurare la cittadinanza, sempre più preoccupata per il crescente fenomeno della microcriminalità. Il rafforzamento dei presidi di controllo disposto dal ministero dell’Interno risponde non solo alle richieste avanzate dal sindaco, ma anche alle esigenze di una città che negli ultimi tempi è stata teatro di aggressioni, atti vandalici e furti, generando disagio tra i residenti e disappunto tra i turisti.

Va ricordato, infine, che le nuove unità di militari si aggiungeranno al presidio dell’Esercito già operativo da tempo nell’area compresa tra via Etnea e piazza Stesicoro.