Amministrative 2025, quattro Comuni catanesi tornano al voto per voltare pagina
Domenica 25 e lunedì 26 maggio – con eventuale ballottaggio l’8-9 giugno dove previsto – Palagonia, Ramacca, Raddusa e Castiglione di Sicilia eleggeranno sindaco e consiglio comunale dopo anni di commissariamenti, scioglimenti per mafia o crisi politiche. La partita più delicata è a Palagonia, uscita da due anni di gestione straordinaria seguita allo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Qui si contano cinque aspiranti primi cittadini e otto liste. Il sindaco uscente Salvo Astuti, la cui incandidabilità richiesta dal Viminale è stata bocciata, rivendica il «buon governo» e promette trasparenza e sviluppo sostenibile.
Contro di lui corre la consigliera Agnese Campisi, appoggiata dalle civiche “Dipende da noi” e “Rialziamo Palagonia”, che chiede di ricostruire il patto di legalità con la comunità. In corsa anche Marianna Fagone con la lista “Palagonia c’è”, protagonista nel sociale e nel sindacato, decisa a far sì che i servizi diventino un diritto di tutti. Alessandro Gueli, in quota Democrazia Cristiana, punta a “restituire dignità” al Comune sfruttando la sua esperienza nella Marina militare. Chiude il quintetto Salvo Grasso, già presidente del Consiglio comunale, che con “Un’altra Palagonia è possibile” promette partecipazione dal basso.
A Ramacca, comune agricolo scosso di recente da fatti di cronaca, la contesa è un faccia a faccia. Da un lato Giuseppe “Pippo” Limoli, ex sindaco e già deputato regionale, alla guida della lista “Ri-cominciare Ramacca”; dall’altro Rosario Gravina, storico capogruppo d’opposizione, che con “Ramacca rinasce insieme” propone un rilancio fondato sulle energie civiche lasciate inascoltate.
Raddusa, meno di 1 800 elettori, sceglierà il sindaco al primo turno con un sistema maggioritario secco. La novità è la candidatura di Carmela Pagana, che tenta di diventare la prima donna alla guida del “paese del grano”; la sfidano il finanziere Giuseppe Marino, il pensionato Giovanni Piazza e il sindaco uscente Emilio Cosentino. Nei programmi di tutti dominano agricoltura, servizi essenziali, politiche giovanili e contrasto all’emigrazione.
A Castiglione di Sicilia, borgo inserito nella lista dei “più belli d’Italia” e commissariato dal 2023, si sfidano tre volti noti. Salvatore Monforte, consigliere e assessore in passato, guida “Cambiamo per Castiglione”; Antonio Camarda, già sindaco nei mandati 2017 e 2022, torna con la lista “Per Castiglione”; Concetto Stagnitti, ex vice-sindaco, propone “Identità e Futuro”. Tutti puntano su turismo, agricoltura di pregio e servizi alle sette frazioni che compongono il vasto territorio comunale.
Le amministrative segnano il passaggio dalla gestione d’emergenza alla politica ordinaria. Legalità, trasparenza e partecipazione sono le parole d’ordine, ma spetterà agli elettori decidere chi saprà tradurle in azioni concrete di governo.