Annalisa Tardino è la “Port Pro of the Month”: Sicilia protagonista in Europa
Annalisa Tardino
Espo sceglie Annalisa Tardino come “Port Pro of the Month” di dicembre: un riconoscimento che valorizza la leadership siciliana e rilancia il ruolo strategico del Mediterraneo nel futuro della portualità europea.
È una storia di coraggio, visione e radici mediterranee quella che accompagna la nomina di Annalisa Tardino, commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, scelta da Espo – European Sea Ports Organisation – come protagonista del mese di dicembre. Un riconoscimento che non riguarda soltanto il profilo di un’amministratrice determinata, ma che illumina l’intero sistema portuale siciliano, proiettandolo nel dibattito europeo sulle strategie del settore.
«È una grande soddisfazione per me e per il sistema che rappresento. Credo di essere la prima italiana a essere scelta», afferma Tardino, rivendicando l’impegno quotidiano e la determinazione con cui guida l’ente. «Dimostro di non occupare soltanto un posto, ma di avere una posizione e un’autonomia intellettuale».
La nomina acquista ulteriore valore alla luce dell’enorme divario che separa i grandi scali del Nord Europa – Rotterdam, Amburgo, Anversa – da quelli del Sud. Un divario che, tuttavia, non cancella la centralità della Sicilia, crocevia naturale delle rotte del Mediterraneo. «La nostra posizione non può essere ignorata», osserva Tardino, sottolineando come la collocazione geografica dell’Isola rappresenti una risorsa strategica nell’attuale scenario logistico internazionale.
Ogni mese Espo sceglie una figura apicale del mondo portuale europeo per un’intervista che racconta visione, responsabilità e quotidianità di chi guida infrastrutture cruciali per l’economia dell’Unione. Con oltre 1.200 porti distribuiti nei 22 Stati membri affacciati sul mare, i porti europei rappresentano la spina dorsale del commercio: senza di essi, ricorda l’organizzazione, quasi metà degli scambi interni e la quasi totalità delle relazioni con il resto del mondo non esisterebbero.
La scelta di Tardino arriva in un momento in cui l’Europa guarda al Mediterraneo non più solo come a una rotta, ma come a un ecosistema produttivo complesso. «Il riconoscimento – afferma – arriva mentre il Mediterraneo diventa uno snodo geopolitico essenziale, come testimoniato anche dal recente ‘Patto per il Mediterraneo’. Ogni porto è un organo vitale e ogni nave è un vettore di valore. Noi non vogliamo essere una tappa, ma un nodo strategico».
Un messaggio chiaro, che parte dalla Sicilia e parla all’Europa: inserirsi con autorevolezza nel dialogo che definirà la portualità dei prossimi anni non è solo un obiettivo, ma una responsabilità che il sistema portuale siciliano intende assumere.
