Bonus Iscro - (cataniaoggi.it-pexels)
Arriva un nuovo bonus per i 10.032 funzionari della Regione Siciliana. Valore compreso tra i 400 e i 1.000 euro lordi, sarà destinato all’assegno accessorio, trasformandosi di fatto in un incremento strutturale della busta paga. Il provvedimento è contenuto in un emendamento tecnico che il governo presenterà nei prossimi giorni in commissione Bilancio all’Ars, nell’ambito della cosiddetta manovra quater che dovrà essere approvata entro fine ottobre. L’obiettivo è consentire l’erogazione del primo assegno già a tutti i dipendenti non dirigenti prima di fine anno.
La norma, che stanzia 10 milioni subito e altri in prospettiva per due anni, si ispira al decreto legge 25 del 2025, che a livello nazionale ha previsto lo stesso tipo di incentivo per gli statali e per i dipendenti degli enti locali. La Regione ha scelto di replicare la misura con proprie risorse. «Noi stiamo lavorando per stanziare subito i 10 milioni – ha dichiarato l’assessore alla Funzione Pubblica, Andrea Messina – insieme all’assessore all’Economia stiamo trovando tutte le coperture necessarie».
La cifra potrebbe salire in futuro: il governo, infatti, punta a portare a regime l’assegno integrativo, rinviando al 2026 l’ampliamento definitivo della platea. Con l’inserimento del bonus nella manovra quater, l’esecutivo vuole dare un segnale immediato, anche alla luce della pressione esercitata dai sindacati, che da settimane chiedono certezze.
Il nuovo assegno accessorio, una volta applicato, porterà gli stipendi dei funzionari regionali tra i 1.400 e i 1.500 euro netti, rafforzando il potere d’acquisto. Una misura che ha l’obiettivo di sanare un malcontento diffuso e di uniformare il trattamento dei regionali a quello dei dipendenti pubblici statali. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha convocato per lunedì un vertice di maggioranza per discutere il testo definitivo, alla presenza dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. Nel frattempo, il governo ha stoppato altri emendamenti “creativi”, come i due milioni di euro che la Dc voleva destinare ai Comuni, considerati fuori linea rispetto agli equilibri di bilancio.
Il passaggio in commissione Bilancio sarà decisivo: lì la maggioranza dovrà difendere il provvedimento e blindare i numeri per arrivare all’approvazione. Intanto, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Sadirs e Cobas-Codir hanno portato sotto Palazzo d’Orléans un’intera manifestazione a sostegno della misura, consegnando proprio all’assessore Messina un documento unitario che chiede tempi rapidi per l’applicazione della legge.
Con il via libera dell’Ars, i regionali riceveranno il bonus già entro la fine dell’anno, mentre il governo conta di definire entro il 2026 la stabilizzazione del nuovo modello retributivo.