Rigenerazione 2.0: urbanisti presentano la “Strategia di Rinnovamento Integrato” per le sei municipalità
Un gruppo di urbanisti e pianificatori etnei ha presentato all’Amministrazione comunale una proposta innovativa per colmare le principali carenze nelle sei circoscrizioni del capoluogo. Il documento, denominato “Strategia di Rinnovamento Integrato”, è stato elaborato dall’Ordine provinciale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, su impulso del presidente Alessandro Amaro, del vicepresidente della Fondazione Paolo Licandri e del presidente del Collegio dei Geometri Agatino Spoto. Alla stesura del testo tecnico hanno contribuito gli architetti Michele Cristaudo, Salvo Fiorito, Alfredo Lazzaro, Luigi Longhitano, Ignazio Lutri, Maurizio Mannanici, Laura Mannino, Giuseppe Messina, Venerando Russo, Giuseppe Scannella e Maurizio Spina.
Dopo l’introduzione di Amaro, il consigliere Antonio Marano e Laura Mannino hanno illustrato i contenuti del progetto al vicesindaco Paolo La Greca e al direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani. L’obiettivo è istituire tavoli tematici permanenti che coinvolgano professionisti e rappresentanti istituzionali, in grado di monitorare in modo continuo e misurabile gli interventi prioritari. Tra le proposte spiccano la creazione di “poli verdi temporanei” in aree prive di spazi pubblici, utili a sperimentare micro-oasi di freschezza urbana, e un piano di potenziamento delle infrastrutture di trasporto rapido, con nodi di interscambio tra bus, tram e piste ciclabili destinati a ridurre l’uso dell’auto privata in favore di collegamenti più efficienti, anche in sinergia con i comuni limitrofi.
Particolare attenzione è dedicata alla resilienza ambientale: il documento suggerisce mappature delle “correnti blu” per individuare e valorizzare le aree di raccolta delle acque meteoriche, l’istituzione di fasce boscate anti-erosione e interventi per mitigare i rischi idrogeologici e climatici. Parallelamente, si prevede la riqualificazione delle piazze e dei servizi di prossimità, con l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale e garantire equità di accesso alle attrezzature urbane.
Secondo Bisignani, la valenza tecnica di questo contributo supera i precedenti input raccolti dal Comune e sarà integrata nel Piano Urbanistico Generale, verificando per ciascuna municipalità gli standard di dotazione di servizi e mobilità. Marano sottolinea la necessità di impegni concreti e verificabili nell’arco dell’intero mandato amministrativo, mentre La Greca rileva come la strategia rappresenti un’applicazione concreta della legge 19/2020, in grado di orientare scelte strategiche di equità urbana, prevenzione sismica e mobilità integrata. In prospettiva, il modello potrà essere replicato anche in altri centri urbani siciliani, promuovendo una pianificazione partecipata e sostenibile.