Giunta comunale, Trantino completa il rimpasto: oggi il giuramento dei nuovi assessori

È atteso per stamattina il passaggio decisivo per il rimpasto della Giunta comunale di Catania, con dimissioni, nuove nomine e una redistribuzione degli equilibri nella maggioranza che sostiene il sindaco Enrico Trantino.

La ridefinizione della squadra di governo arriva mentre la città è ancora alle prese con le conseguenze dell’incendio che ha colpito il centro fieristico «Le Ciminiere». In queste ore il sindaco Enrico Trantino è impegnato in una complessa operazione politica: garantire continuità amministrativa e, al tempo stesso, rispondere alle pressioni dei partiti della coalizione.

Il momento chiave sarà stamattina, quando l’assessore Sergio Parisi formalizzerà le dimissioni dalle deleghe a Sport, Politiche comunitarie, Fondi Ue e Lavori pubblici. La sua uscita si somma a quelle già avvenute nei giorni scorsi: Paolo La Greca dall’Urbanistica, Alessandro Porto dalla Viabilità, Protezione civile, Dissesto idrogeologico, Energia, Demografici e Decentramento, e l’imminente addio di Bruno Brucchieri dai Servizi sociali, Inclusione e Famiglia.

Il «timing» del rimpasto è definito: dimissioni in mattinata e, intorno alle 12.30, il giuramento di quattro nuovi assessori. In Giunta dovrebbero entrare Daniele Bottino (Fratelli d’Italia, area Galvagno-Razza), Luca Sangiorgio (FdI, area Pogliese) e Carmelo Coppolino (Mpa, sostenuto dal deputato regionale Ludovico Balsamo). Per il fronte autonomista, al posto di Brucchieri è prevista la designazione della consigliera comunale Serena Spoto, vicina al presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi.

La manovra politica rappresenta un passaggio significativo: se confermato, il sindaco perderebbe i suoi due principali assessori tecnici, Parisi e La Greca, cedendo a un riequilibrio interno spinto dal suo stesso partito. Nell’ottica più ampia, il rimpasto non è solo un avvicendamento di caselle amministrative ma un vero test politico per la tenuta della coalizione e per la capacità dell’amministrazione di affrontare le tensioni e le rivendicazioni interne al centrodestra locale.